Poche novità quest' anno in materia di Imu e Tasi; così i contribuenti, sebbene non investiti da altri inasprimenti legislativi, si ritroveranno a pagare quanto stabilito dai singoli Comuni, essendo stata mantenuta la medesima disciplina normativa dell'anno precedente.

Anche per il 2015, dunque, i Comuni potranno deliberare sulle aliquote Imu e Tasi, avendo riguardo a non superare l'aliquota massima stabilita con la legge di dicembre 2015, ovvero il 10,6 per mille, oltre a non dover superare le altre aliquote in base ai differenti tipi di immobili.

Precisamente, come per l'anno scorso, i contribuenti hanno la facoltà di versare entro la scadenza del 16 giugno 2015:

  • il 50%, sia per l'Imu sia per la Tasi, di quanto dovuto in relazione alle aliquote e alle detrazioni deliberate dai Comuni in cui si trovano gli immobili per l'anno 2014;
  • oppure, versare quanto dovuto in base alle aliquote e detrazioni eventualmente deliberate dai Comuni in tempo utile per la scadenza del 16 giugno 2015.

I Comuni hanno tempo per emettere le delibere su aliquote e detrazioni entro il del 30 luglio 2015 (termine già più volte prorogato): ciò vuol dire che potranno deliberare anche dopo la scadenza fissata per il versamento delle imposte Imu e Tasi, con la conseguenza per i contribuenti di effettuare il versamento del 50% tenendo conto delle aliquote fissate per il 2014 e, successivamente, ovvero entro il 16 dicembre provvedere al saldo delle due imposte.

Come effettuare i pagamenti

Per la tassa sui rifiuti, perverranno al domicilio dei contribuenti i bollettini già precompilati; invece per la Tasi e per l'Imu non verrà inviato nessun bollettino in quanto non vi è alcun obbligo per i Comuni di spedirli al domicilio. Ad ogni buon conto, i Comuni devono comunque garantire ai cittadini assistenza nella compilazione qualora ne sia fatta espressa richiesta.

Imu e Tasi potranno essere corrisposte oltre che con i bollettini postali, anche con il modello F24.

Dichiarazione Tasi 2015

Il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione Tasi è invece il 30 giugno 2015 solo per quei contribuenti che devono dichiarare nuove situazioni non comunicate l'anno precedente o che, nel frattempo, sono variate: ad esempio i comodatari o chi occupa a diverso titolo l'immobile, i quali sono tenuti a corrispondere una quota del tributo tra il 10% ed il 30%.

Non vi è un modello predisposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, pertanto i Comuni stanno provvedendo a redigere un proprio modello.

Gli immobili ubicati nei comuni colpiti dal sisma del 2013, distrutti o oggetto di ordinanze di sgombero emanate entro il 30 novembre 2012, sono esenti dall'imposta Imu fino al 30 giugno 2015.

L'esenzione dal pagamento Tasi 2015 è prevista anche per i Comuni dell'Abruzzo, sempre che siano distrutti o inagibili a causa del sisma del 2009. Per i Comuni dell'Emilia non è ancora stata prevista alcuna esenzione.

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