Per quanto riguarda il pagamento e il calcolo dell'acconto per la Tasi 2015 la confusione regna sovrana a causa del ritardo nelle delibere comunali intorno ad aliquote e detrazioni. La scadenza, però, è certa: si tratta del 16 giugno e le aliquote da applicare saranno quelle del 2014 per tutti i comuni ritardatari, quelle del 2015 per le amministrazioni che hanno proceduto in tempo alle delibere. Il calcolo dell'acconto resta il medesimo e, qualora non vi sia stato alcun cambiamento nel proprio patrimonio immobiliare, si dovrà pagare il 50% dell'imponibile versato per il 2014.
Per non commettere errori, però, è necessario analizzare con attenzione tutte le procedure e i passaggi per determinare l'imponibile che si è chiamati a versare.
Calcolo Tasi 2015: le procedure con aliquote e detrazioni
Come si effettua il calcolo per l'imponibile della Tasi 2015? Le procedure sono le medesime dell'anno scorso: si tratta di prendere la rendita catastale, attuare la rivalutazione del 5% e moltiplicare il tutto per un coefficiente stabilito per legge e che varia a seconda della tipologia dell'immobile (160 per abitazioni del gruppo A, escluso A10, e per C2, C6 e C7; 80 per uffici, cioè A10; 55 per C1). Alla cifra che si ottiene va applicata l'aliquota prevista dal Comune e, per quest'anno, nella maggioranza dei casi si tratterà di quella del 2014.
Fondamentale è il fatto che una certa quota dell'imponibile (dal 10 al 30% a seconda delle delibere), per un immobile in affitto, deve essere versata dall'inquilino e non dal proprietario.
Come pagare la Tasi 2015
Per attuare il versamento della Tasi 2015 è possibile utilizzare il modello F24 nella specifica sezione Imu: per la compilazione occorrono il codice catastale del Comune, il numero delle abitazioni, l'anno di imposta (il 2015) e l'importo da versare a seconda del codice tributo da applicare ad ogni tipologia di immobile (3958 abitazione principale, 3959 fabbricati rurali e strumentali, 3960 aree fabbricabili, 3961 altri fabbricati).
Fondamentale è segnalare che si tratta di un "acconto". Il versamento può avvenire alle poste o in banca, ma, se la cifra è superiore a 1000 euro, può essere versata soltanto mediante procedura telematica.
Le polemiche sulla Tasi 2015
Sono state numerose le polemiche e le critiche intorno alla Tasi 2015: innanzitutto, la questione del bollettino precompilato che sarebbe dovuto arrivare ai contribuenti, secondo un piccolo cavillo di legge i Comuni non sono obbligati a presentarlo - la semplificazione fiscale, insomma, va rinviata all'anno prossimo; in secondo luogo, la questione dell'utilizzazione delle delibere del 2014: quando poi saranno emanate quelle del 2015, si dovrà agire mediante rimborsi e conguagli con nuovi problemi per i cittadini contribuenti; infine, la mancata realizzazione della Local Tax che avrebbe dovuto porre fine ai mille rivoli delle tasse sulla casa, come l'Imu sulla prima e seconda casa, la Tasi e la Tari.
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