L'inserimento del Canone Rai a partire dal prossimo anno nella bolletta della luce, sta sollevando molte discussioni. Si tratta di un provvedimento, che verrà inserito nella prossima legge di Stabilità e che dunque a breve potrebbe essere approvato e diventare legge. Questo cambiamento è stato fortemente voluto dal Premier Matteo Renzi, che come Capo del governo intende combattere l'evasione fiscale ed in particolare quella che negli scorsi anni ha riguardato proprio l'odiato Canone Rai. Col pagamento in bolletta, l'evasione dovrebbe essere quasi azzerata, mentre negli scorsi anni questa raggiungeva livelli altissimi, superando anche il tetto del 30%.

Di conseguenza aumentando gli introiti per Rai e Stato, l'importo del Canone nei prossimi anni dovrebbe scendere.

Il Canone in bolletta stanerà anche gli evasori degli anni passati?

Nelle ultime ore sta facendo molto discutere un aspetto inizialmente trascurato della nuova normativa. Questa infatti potrebbe permettere a Stato e Rai di scoprire tutti coloro che negli scorsi anni non hanno pagato il Canone. Infatti chi da adesso in poi pagherà in bolletta il Canone ma prima non lo ha fatto, verrà considerato tacitamente una sorta di evasore per quello che concerne gli anni passati. Infatti spetterà eventualmente all'utente, dimostrare di non aver avuto apparecchi televisivi negli anni precedenti, attraverso fatture o scontrini.

Questa indiscrezione sta scatenando il panico tra i contribuenti italiani ed in particolare tra coloro che fino ad ora non hanno mai pagato il Canone Rai.

Si pagheranno anche gli interessi?

Tra l'altro è probabile che chi venga beccato a non aver pagato il Canone negli scorsi anni e non sia in grado di dimostrare il contrario debba pagare anche gli interessi.

Ovviamente questo vale solo per gli ultimi 10 anni, in quanto gli altri sono ormai caduti in prescrizione. Chiaramente in merito a quanto detto non vi sono ancora certezze, in quanto si deve prima aspettare la definizione della normativa che avverrà con il decreto attuativo o con la successiva circolare ministeriale. Dal mondo politico si esclude per il momento un possibile condono per chi non ha pagato in passato.