Forte preoccupazione per il calcolo dell'importo complessivo di Canone Rai e corrente elettrica, che dal mese di luglio sarà accreditato in bolletta. I rischi di errore sembrano essere elevati in considerazione che le somme saranno stabilite in relazione all'incrocio di banche dati, individuazione della presenza dell'apparecchio, periodo di fruizione dello stesso, rate pagate, rate insolute, in relazione all'intestatario della fornitura di corrente elettrica, ma entra in scena anche il coniuge, come potrebbe entrare in scena anche un altro membro della famiglia.
In realtà, infatti, l'invio della bolletta del Canone Rai insieme alla bolletta elettrica crea non poche problematiche nell'individuazione di chi deve pagare e chi no; di chi ha sempre pagato e di chi non ha mai pagato il Canone. Vediamo insieme i maggiori errori che potrebbero verificarsi nell'invio della tassa Rai.
Canone Rai in bolletta, quali potrebbero essere gli errori
È l'Unione Nazionale Consumatori quella più ricercata per ottenere delle informazioni in materia di pagamento della tassa. In effetti pare che il rischio di errori sia elevato per il necessario incrocio delle banche dati dell'Anagrafe tributaria, in coordinamento con l'Authority per la fornitura dell'energia, il Ministero dell'Interno, e lo stesso acquirente per verificare che 'non abbia saltato' il pagamento di nessun importo e/o che fruendo dell'apparecchio televisivo abbia corrisposto la somma dovuta anno per anno.
Mettiamo però il caso che l'intestatario della bolletta elettrica sia diverso dal soggetto che paga il Canone Rai: nella stessa famiglia un coniuge corrisponde luce e gas, l'altro paga la tassa Rai. Potrebbe accadere che al coniuge che ha sempre e solo pagato la bolletta elettrica sia richiesto il pagamento del Canone Rai a luglio con in aggiunta gli arrettrati, considerandolo un evasore.
Altro caso ( e ne racchiude ben due) è quello in cui il contribuente paga la tariffa di fornitura elettrica D3, fruita dai residenti con allaccio nell'abitazione di una potenza superiore ai 3 kW, in aggiuntaai non residenti, che non devono pagare il Canone Rai, ma che invece saranno conteggiati come soggetti fruitori dell'apparecchio televisivo.
Questi potrebbero ricevere a luglio il primo addebito del Canone nella fattura elettrica con le somme arretrate del mancato pagamento della tassa, risultando evasori. Il rischio è dunque quello che potrebbero ricevere la bolletta elettrica in aggiunta alla somma spettante per il Canone Rai calcolato sui mesi non corrisposti. Mancano ancora sei mesi comunque per il ricevimento della tassa in bolletta: solo per quest'anno, il primo addebito sarà nella prima fattura elettrica successiva al 1 luglio 2016 e comprenderà tutti gli importi delle rate scadute e non corrisposte dal mese di gennaio al mese di luglio.
Perché tanti errori nella bolletta di luglio
Errori che potrebbero verificarsi, ma potrebbero anche essere risolti in poco tempo, sia con una certificazione di non possedere l'apparecchio sia con la verifica delle condizioni contestate nell'importo: come nel primo e secondo caso, non si è evasore, ma i coniugi pagano un solo Canone rai per la propria abitazione.
La motivazione principale è 'la presunzione di detenzione dell'apparecchio televisivo' in caso di un'utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui l'intestatario è residente. Per questo motivo si ha la necessita di presentare autocertificazione all'Agenzia delle entrate, indirizzandola alla Direzione Provinciale I, Torino con la dichiarazione di mancato possesso dell'apparecchio televisivo che ha validità di un anno. In ogni caso è sconsigliabile inviare il documento prima della ricezione 'errata' della fattura elettrica con in aggiunta gli arretrati: si consiglia di effettuare tutti 'gli aggiustamenti' a seguito della richiesta di pagamento dovuta. Se desiderate ancora seguirci, cliccate su 'segui', in alto alla vostra destra, e/o votate la news cliccando sulle 5 stelle a sinistra.