La questione concernente il Canone Rai 2016 continua a tenere banco in Italia. Nelle scorse ore, molto scalpore ha suscitato un'inchiesta del settimanale "Panorama", che fin dalla copertina del suo ultimo numero, dal titolo emblematico"Non pagheRai", ha deciso di occuparsi di questa delicata questione. Luca Antonini, professore di Diritto Costituzionale presso l'Università di Padova, scrive attraverso le colonne del celebre settimanale, che il Canone Rai è un caso non ancora risolto, e difficilmente il regolamento attuativo riuscirà a superare la moltitudine di problemi che da questo deriveranno.
In nessun Paese, infatti, finora si era mai deciso di far pagare il Canone Tv attraverso la bolletta della luce. Secondo il Professore Antonini, questa cosa genererà una serie di problemi e ricorsi di difficile risoluzione.
Si tratta di una tassa espropriativa?
Tra l'altro la Rai, sempre secondo LucaAntonini, rappresenta un soggetto ibrido. Questo in quanto la nostra tv di Stato svolge in parte attività pubblica ed in parte commerciale, come dimostra il ricorso alla pubblicità che è molto più frequente rispetto ad altre emittenti pubbliche europee, dove gli spot sono assai ridotti, oppure come nel caso della BBC, del tutto inesistenti. Secondo il professore, il Canone Rai 2016 è illegittimo, soprattutto perché cosi come si prefigura rappresenta una tassa "espropriativa".
Far pagare 100 euro l'anno a chi possiede almeno un televisore, vuol dire che dopo un tot di anni si andrà oltre il valore stesso del bene tassato.
Class Action tributaria?
Il Canone Rai 2016, secondo il professore di Diritto Costituzionale dell'Università di Padova, è un'imposta e non una tariffa, dunque farla pagare attraverso la bolletta della luce è da considerare come un atto illegittimo.
Inoltre, l'imposizione di un obbligo di autocertificazione con eventuale responsabilità penale, in caso si certifichi il falso, rappresenta un qualcosa di sproporzionato. Dunque, per Antonini, è assai probabile che fioccheranno i ricorsi dinanzi al giudice per far dichiarare illegittime le modalità di pagamento del Canone della Tv pubblica. È prevedibile, a questo punto, che possa partire una sorta di Class Action collettiva, dalla quale si potrebbe anche sollevare una questione di legittimità costituzionale davanti alla Consulta.