Sicuramente le spese mediche e sanitarie sono le voci più frequenti tra quelle che gli italiani portano in detrazione dalle tasse. Molti tra gli scontrini della farmacia, fatture di professionisti ed ogni altro genere di ricevute per prestazioni e prodotti relativi alla sanità, sono scaricabili. Vista la vastità della materia, bisogna capire bene cosa è possibile scaricare e cosa no, anche se da quest’anno, con il loro inserimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, per chi utilizza il precompilato, dovrebbe essere più facile. Vediamo quali sono le spese che potrebbero causare errori o quelle che molti non credono siano scaricabili.

Spese per familiari anche non a carico e spese degli eredi

Il 15 aprile il modello 730 di ogni contribuente sarà presente nel cassetto fiscale per permettere di procedere a tutte le operazioni di consultazione, controllo, rettifica ed invio. Da tempo però, sul sito dell’Agenzia delle Entrate oltre che il Fac-Simile del modello da utilizzare ci sono anche le istruzioni per il suo espletamento. Le spese sanitarie sostenute dal dichiarante, vanno inserite nella sezione E del modello. In realtà, possono essere scaricate anche le spese mediche dei familiari a carico, quelli che nell’anno 2015, hanno prodotto redditi fino a € 2.840,51. Possibile anche scaricare le spese per i familiari non a carico, ma solo per quelli affetti da patologie esenti dal ticket sanitario e solo per la parte che non trova capienza nell’imposta dovuta dal soggetto che le sostiene.

Le spese sanitarie sostenute dopo il decesso di un soggetto, danno diritto alla detrazione anche per l’erede, o in quote se più di uno.

Spese da rateizzare, per disabili e quelle già rimborsate

Ci sono delle tipologie di spese sanitarie che non possono essere scaricate perché, nonostante siano effettivamente state sostenute ed abbiano dato luogo a fatture e scontrini, sono state rimborsate in un altro modo.

L’esempio delle spese che sono state rimborsate da soggetti terzi che hanno causato danno al contribuente, quelle rimborsate dalle assicurazioni o relative a contributi assistenzialistici versati dal proprio datore di lavoro. Una categoria particolare di spese sanitarie sono quelle relative a soggetti invalidi, per cui non si applica la franchigia di € 129,11 oltre il quale spetta il 19% di detrazione.

Le spese sostenute da soggetti invalidi regolarmente riconosciuti dalle ASL, vanno inserite per intero. Se queste superano € 15.497,71, devono essere rateizzate in quattro rate annuali, da scaricare negli anni successivi.

Per vecchie rateizzazioni è necessario compilare il quadro E6 e richiamare le rate che ricadono nel 2015. Tra le spese sanitarie per invalidi rientra anche l’acquisto del cane guida per i ciechi, ma solo una volta ogni 4 anni salvo casi particolari di perdita dell’animale. Anche i veicoli che facilitano la deambulazione e i movimenti, dalla comune sedia a rotelle fino ai moderni veicoli elettrici possono essere scaricati fino all’importo di € 18.075,99 e sempre ogni 4 anni. In caso di furto del veicolo, il rimborso dell’assicurazione deve essere detratto dalla somma di spesa che si va a scaricare.