Anche quest'anno i contribuenti che hanno presentato il 730/2016 per l'anno d'imposta 2015 con un esito a rimborso superiore a 4.000 euro potrebbero non aver ricevuto quanto spettante nella busta paga di luglio (agosto per i pensionati). Se tra il 730 inviato e quello precompilato dall'Agenzia delle Entrate emergono delle differenze, i rimborsi sono sottoposti a controlli preventivi e la loro erogazione potrebbe slittare di alcuni mesi. Vediamo in quali casi verranno effettuati i controlli e quali sono le tempistiche previste (o prevedibili) per gli accrediti effettivi dei rimborsi.

Rimborsi 730/2016 superiori a 4.000 euro: quali controlli e quali le tempistiche previste

La legge di stabilità per il 2016 ha previsto la possibilità, da parte dell'Agenzia delle Entrate, di bloccare l'erogazione dei rimborsi fiscali derivanti dai 730 per il tramite dei sostituti d'imposta, nel caso gli importi da rimborsare superino i 4.000 euro. Tale disposizione, però, non riguarda quella platea di contribuenti che si è affidata, per l'invio delle dichiarazioni, a CAF o professionisti abilitati che hanno apposto il visto di conformità. In questi casi infatti i rimborsi sono già stati erogati secondo le modalità ordinarie per il tramite dei sostituti d'imposta. Anche nel caso in cui il contribuente o il soggetto da lui delegato abbia utilizzato il modello precompilato senza procedere a nessuna modifica i rimborsi sono già stati percepiti nelle mensilità di luglio (agosto per i pensionati)

I controlli che verranno effettuati dall'Agenzia delle Entrate potranno essere di natura sostanziale, cioè con richiesta di documentazione al contribuente (nel caso, ad esempio, di oneri detraibili particolarmente consistenti), oppure automatizzati, confrontando i dati indicati in dichiarazione con le informazioni già presenti nella banca dati dell'Agenzia delle Entrate.In entrambi i casi le attività di controllo dovranno terminare entro quattro mesi dalla data di scadenza per la presentazione del 730 (ovvero il 7 luglio, o, per chi si è avvalso della proroga, il 22 luglio).

L'accredito dei rimborsi, invece, dovrà essere effettuato entro i sei mesi succesivi alla data di presentazione del 730. A tal proposito, si raccomanda di comunicare all'Agenzia delle Entrate un codice iban per l'accredito del rimborso.