In un Paese dove l’occupazione segna sempre forti battute d’arresto e le donne sono sempre più penalizzate nel mondo del lavoro, le nuove misure introdotte dalla Legge di Stabilità pare sembrino mirare alla direzione opposta, puntando tutto su incentivi e bonus a sostegno di mamme, neo mamme e donne in attesa.

Gli aiuti arriveranno direttamente con la nuova Manovra finanziaria del 2017 del Governo Renzi e, in particolare, quattro sono gli incentivi finanziari di cui le madri e le loro famiglie in generale potranno usufruire, ovvero:

  • Il bonus nido pari a 1.000 euro l’anno;
  • il bonus bebè che, anche quest’anno, è stato confermato;
  • il nuovo bonus mamme domani pari ad un importo di 800 euro;
  • e il bonus baby sitter / asilo nido, anche questo riaffermato e pronto ad essere erogato.

Adesso cerchiamo però di capire chi potrà usufruire di questi aiuti e quali sono i requisiti necessari per poterne fare richiesta

Partiamo dal bonus nido che spetta a tutte le famiglie in generale (senza limiti di reddito) per coprire i costi sostenuti per gli asili nido, sia pubblici che privati, fino al compimento del terzo anno di vita del figlio.

Per sapere come e quando fare richiesta, però, bisognerò aspettare l’emanazione del decreto attuativo e l’approvazione definitiva della Manovra 2017.

Diverso dal bonus nido è, invece, il bonus baby sitter e asilo nido, del quale solo le mamme lavoratrici (che rinunciano al congedo) potranno usufruire qualora e se scegliessero di tornare al lavoro subito. Questo incentivo, pari a 600 euro mensili, che sarà destinato al finanziamento di asili nido e baby sitter, spetta:

  • Alle dipendenti pubbliche e private;
  • le libere professioniste non in pensione e non iscritte ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • le lavoratrici in gestione separata INPS
  • e alle lavoratrici autonome e/o imprenditrici.

Il bonus in questione non terrà conto del reddito e sarà erogato per un periodo pari ai mesi di congedo ai quali la madre rinuncia; solo per le imprenditrici l’agevolazione sarà ridotta.

Esse, infatti, potranno usufruire di un importo massimo di 1.800 euro per un periodo massimo di 3 mesi.

Delle fasce di reddito Isee, invece, se ne terrà conto per il bonus bebè, che sarà possibile richiedere se si ha un reddito minore di 25.000, in questo caso spetteranno 80 euro mensili per ogni figlio (160 se si è sotto la soglia dei 7.000 euro).

Le modalità di fruizione del bonus restano le stesse e la richiesta, dunque, dovrà essere presentata all’INPS in via telematica, telefonica o di persona.

Un incentivo che presenta delle caratteristiche di assoluta novità rispetto al passato è invece il nuovo bonus mamme domani. Quest’ultimo spetta alle donne che sono al settimo mese di gravidanza nel 2017 ed pari alla somma di 800 euro, che verrà erogata in un’unica soluzione e che servirà a coprire (anche solo parzialmente) le spese sostenute per il nascituro prima del suo arrivo. Nella richiesta non si terrà conto del reddito ma, tuttavia, verrà considerata la fascia Isee, la quale non deve essere superiore ai 13.000 euro.