È stata già battezzata la “tassa sui morti”. Il testo del disegno di legge è firmato dal senatore del Pd Stefano Vaccari, ed è in discussione alla dodicesima Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, già da aprile 2015. Il ddl, prospetta notevoli cambiamenti sulle attività funerarie:
- Definizione dei soggetti che possono operare nelle attività funebri.
- Riordinare gli operatori privati
- Definire il sistema cimiteriale
- Strumenti più efficaci per combattere l’evasione fiscale.
Tutto questo si trasformerà in un aumento dei costi che, graveranno sulle tasche delle famiglie italiane.
In sintesi il ddl prevede:
- Introduzione dell’iva al 10% ( l’imposta è assente fino a questo momento). Ad esempio se mediamente un funerale ha un costo di 4000mila euro, con l’introduzione dell’imposta costerà € 4.400,00.
Come contropartita, si avrà la possibilità di detrarre di più per le spese funebri, comprese le opere edili, le lapidi e accessori funebri. Questa possibilità però non sarà concessa alle famiglie a basso reddito, in quanto sono già beneficiarie di altre detrazioni. Per cui l’iva al 10% sarà un costo, per le famiglie con poco reddito, che va ad aggiungersi alle altre tasse e imposte.
- Contributo fisso di € 30,00 per ogni trasposto funebre che andrebbe a coprire l’attività di controllo delle aziende sanitarie locali. Inoltre tale contributo va rivalutato ogni anno secondo la crescita monetaria.
- I Comuni dovranno riservare il 20% della Tasi ai cimiteri monumentali a copertura dei costi.
Novità anche per le imprese funebri.
Infatti le organizzazioni che sviluppano dai 301 ai 1000 funerali annui, saranno obbligate a possedere tre mezzi di proprietà, assunzione a tempo indeterminato di più di sei dipendenti e un direttore tecnico che dovrà garantire almeno 25 ore settimanali di presenza. Se invece si trovano nella condizione di organizzare più di 1000 funerali, obbligatoriamente dovranno possedere quattro mezzi di proprietà e dodici dipendenti.
Chi non si adeguerà avrà solo 2 possibilità: cessare l’attività o essere assimilata ad un’ organizzazione più grande.
Secondo Vaccari l’introduzione del disegno di legge, non andrebbe ad influire sulle tasche degli italiani, ma in effetti i conti sono presto fatti. Su di un funerale che in media costa 4000mila euro, ci sarebbero da sborsare 430 euro in più. Senza contare poi che se i Comuni dovranno riversare il 20% della Tasi, questo significherebbe avere meno soldi nelle proprie casse a discapito del miglioramento dei servizi per la comunità.