L'Italia è uno dei paesi d'Europa e del mondo dove il prezzo medio dei carburanti è più alto. Il sito globalpetrolprices.com, che rileva il prezzo della benzina in tutto il pianeta, nella classifica stilata il 21 Novembre ci colloca al settimo posto, preceduti solo da - in ordine dal primo al sesto posto - Hong Kong, Islanda, Norvegia, Monaco, Israele e Paesi Bassi. Nel caso di quest'ultima nazione i prezzi dei carburanti sono particolarmente alti perché il governo cerca di favorire il trasporto pubblico e gli spostamenti in bicicletta, ed il paese in questo senso è dotato di servizi al'avanguardia.

Ma come mai il prezzo della benzina da noi è così alto? La risposta è da cercare nelle accise introdotte dai vari governi a partire dall'epoca fascista, che in molti casi avrebbero dovuto essere provvisorie, salvo poi restare in vigore ancora oggi. Vediamo il dettaglio delle accise aggiornato ad oggi.

Ecco l'elenco delle accise che paghiamo sui carburanti

Le accise sulla benzina sono quasi sempre state introdotte per fare fronte a qualche emergenza, quasi come una "tassa di scopo". La accisa più antica risale ai tempi di Mussolini, e fu introdotta per finanziare la guerra in Etiopia del 1935-36: più di ottanta anni fa. Nel 1956 fu introdotta una nuova accisa per fare fronte alla crisi di Suez, dopodiché ne sono state aggiunte di nuove in occasione di ogni rilevante disastro naturale: la ricostruzione del Vajont nel 1963, l'alluvione che allagò Firenze nel 1966, i terremoti di Belice (1969), Friuli (1976) e Irpinia (1980).

Nel 1983 ne fu aggiunta un'altra per finanziare la guerra in Libano e nel 1996 un'altra per la missione nei Balcani. Nel 2004 è stato fatto ricorso ad una nuova accisa per fare fronte al rinnovo contrattuale degli autoferrotranvieri, e nel 2005 per acquistare autobus ecologici.

Anche in occasione delle catastrofi naturali più recenti sono state aggiunte tasse sui carburanti: è il caso dei terremoti in Abruzzo ed Emilia Romagna e delle alluvioni in Liguria e Toscana.

E dal 1999 un decreto legge ha introdotto la facoltà per le Regioni di imporre nuove accise sul loro territorio. Il totale delle accise ammonta a 41 centesimi di euro per ogni litro, al quale va aggiunta l'Iva, calcolata sul prezzo totale.

Dove la benzina costa meno nel mondo

Dando un'occhiata alla classifica del prezzo della benzina nel mondo stilata da globalpetrolprices.com in prima posizione troviamo il Venezuela, paese che sta attraversando un periodo di forte crisi dovuta all'abbassamento del valore del petrolio, dove la benzina costa appena un centesimo al litro.

In seconda posizione un altro grande produttore, l'Arabia Saudita, dove per un litro di benzina ci vogliono 22 centesimi. Al terzo posto il Turkmenistan, a pari merito con l'Algeria con l'equivalente di 0,27€ al litro. In quinta posizione il Kuwait con 0,33€ al litro. In Iran, Qatar ed Ecuador il prezzo è fissato a 0,37€ al litro, in Bahrein 0,39€ e al decimo posto il Kazakistan con 0,40€ al litro.