Buone nuove per tutti gli automobilisti che pagando il bollo auto con carte di credito o bancomat, si sono visti applicare un rincaro sulla cifra dovuta. L'Antitrust ha condannato l'ACI alla restituzione di tali somme, in quanto non dovute, per l'effetto di una normativa del Codice di Consumo, la quale vieta l'applicazione di rincari, nei confronti degli automobilisti che decidono di pagare il bollo auto tramite carte elettroniche.

Che cosa includeva l'inganno dell'ACI

La ragione principale per la quale l'Antitrust ha inflitto all'ACI la condanna di risarcimento, è principalmente quella dei rincari non dovuti, ammontanti ad euro 1,20 per ogni pagamento e di euro 0,20 negli uffici ACI dislocati.

Ma l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, conosciuta come Antitrust, ha avuto la mano pesante con l'Ente Automobilistico, in quanto nelle motivazioni da esso addotte nell'infliggere il risarcimento ale stesso Ente, vi è anche quella di un esplicito inganno a danno del consumatore, dovuto a pubblicità ingannevole, la quale portava inevitalbimente a convincere gli automibilisti, che i rincari fossero effettivamente dovuti. La multa inflitta dall'Antitrust all'ACI ammonta a circa tre milioni di euro, più 200mila euro, dovuti solo ed esclusivamente per i messaggi ingannevoli.

Come fare per avere la restituzione delle cifre non dovute?

L'Associazione dei Consumatori, Codacons, ha già richiesto all'ACI, che le cifre da risarcire vengano erogate automaticamente, senza bisogno che l'automobilista avvii delle pratiche per richiesta di risarcimento.

Come precisato dallo stesso Codacons, sarebbe ottimale che gli automobilisti ricevessero i dovuti risarcimenti, mediante le loro stesse carte elettroniche. Per coloro che volessero consultazioni e chiarimenti in merito alla vicenda, il rivolgersi ad Associazioni di Consumatori come per l'appunto il Codacons, anche attraverso siti on line, potrebbe essere di notevole aiuto. Ora non resta che attendere notizie in merito alle modalità di rimborso.