Arriviamo alla fine dell'anno e, come di consueto, gli italiani si trovano a dover affrontare una questione che oramai è diventata quasi una telenovela: il pagamento del canone radiotelevisivo.
Il canone Rai, che non è più tale anche se continuiamo a chiamarlo così, poiché è diventato una tassa di possesso, è stato inserito nelle bollette dell'energia elettrica in modo automatico, dando per scontato che ogni cittadino debba possedere un apparecchio televisivo.
Le critiche dell'Unione Consumatori
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Consumatori, sostiene che gli italiani stanno subendo un vero e proprio sopruso, in quanto è del tutto assurdo che chi non possiede un televisore sia costretto ogni anno, per tutta la durata della vita, a certificare il non possesso dell'apparecchio televisivo.
Oltretutto, se malauguratamente ci si dimentica il termine di scadenza per inviare questa certificazione, bisogna poi chiedere il rimborso, in quanto il pagamento avviene in automatico, addossando ovviamente tutte le spese sul cittadino.
Come fare per non pagare il canone Rai
La legge dice che chi non detiene un apparecchio televisivo può non pagare il canone Rai, ma è tenuto a farlo sapere all'Agenzia delle Entrate mediante la presentazione di un modello di dichiarazione sostitutiva che si può scaricare dal web.
La scadenza ultima per ottemperare a quest'obbligo è il 31 gennaio 2017, ma bisogna fare attenzione perché, se si invia la documentazione nel primo mese dell'anno, si sarà comunque obbligati a pagare la prima rata, salvo richiedere il rimborso.
Di conseguenza, se si vuole evitare di incappare in questa spiacevole situazione, la comunicazione di non possesso deve giungere a destinazione prima della fine di dicembre se si usano mezzi telematici, o entro il 20 dicembre se si utilizzano le poste.
La dichiarazione sostitutiva è disponibile sul web e si può scaricare semplicemente: ad esempio è presente sui siti dell'Agenzia delle Entrate e su quello della Rai.
Sia il diretto interessato che i suoi eredi possono effettuare il download, ma solamente dopo essersi registrati su Fisconline. Per tutte quelle persone che non sono in grado o non vogliono usare il web, ci si può rivolgere ai Caf oppure a dei professionisti abilitati.
La documentazione può essere inviata anche tramite classica spedizione postale, unendo in questo caso anche copia di un documento di riconoscimento valido, indirizzando il plico all'Agenzia delle Entrate di Torino, sportello abbonamenti tv.
Infine è necessario anche ricordare che il modello di non detenzione dell'apparecchio televisivo ha scadenza annuale, e quindi ogni 12 mesi va ripresentato con le stesse modalità.