Evasione fiscale, controlli fiscali, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, rientro di capitali, e chi più ne ha più ne metta. L'Italia è un grande paese. A volte, però, sarebbero gli stessi italiani a non voler bene all'Italia. E mentre a Roma il mancato versamento di almeno due mensilità e dei 'contributi obbligatori' a portato allo sciopero dei dipendenti del trasporto pubblico, a Torino è stata scoperta l'ennesima frode fiscale. Ben 30milioni di euro. Proprio il classico esempio per spiegare ai nostri figli il motivo per cui la coperta risulta sempre corta.

E allora sarebbe anche giusto chiedersi perché il Fisco stringe ogni giorno di più. Sì, lo sappiamo; il debito pubblico, i furbetti, le bustarelle, l'evasione fiscale, ecc. Ma stringe così tanto da valutare anche quando e quanto si preleva dal bancomat?

Il Fisco controlla tutto

I primi dubbi che potrebbero insospettire i cosiddetti controllori fiscali sono l'evasione totale o parziale e il sommerso. Il 'nero' per intenderci. E al riguardo, la scarsa quantità di movimenti in uscita dal proprio conto corrente suonerebbero come un campanellino d'allarme. Nonché, il solito interrogativo: Come fa a vivere se preleva pochissimi soldi? Attenzione, nonostante il recente impiego del 'Grande Fratello', cioè lo strumento atto a controllare e incrociare i dati dei correntisti e possessori di carte di credito e di debito con l'Anagrafe Tributaria e Finanziaria, non è automatico un eventuale accertamento fiscale.

Tuttavia, la possibilità è dietro l'angolo.

Chi può subire controlli fiscali

Tutte le persone fisiche e soprattutto quelle giuridiche possono essere soggette a controlli fiscali. Tuttavia, il solo riscontro di esigui prelievi dal conto corrente non bastano a farli scattare. Infatti, occorrono altri strumenti in grado di accertare una situazione grave.

Al riguardo, oltre ai vari metodi di controllo, redditometro, spesometro, Serpico, un potente software in grado di intercettare operazioni sospette, la soglia dell'uso del contante, ecc., gli istituti bancari e finanziari hanno l'obbligo di trasmettere al fisco tutti i dati relativi ai correntisti e alle loro operazioni finanziarie, depositi e prelievi, buoni fruttiferi, fondo pensione, cassette di sicurezza, titoli e obbligazioni, finanziamenti. Insomma, negli ultimi tempi non solo i troppi prelievi allo sportello automatico possono dare nell'occhio, anche i molto pochi.