Saranno oltre 18 milioni i proprietari di beni immobili che dovranno pagare entro il 16 giugno l'acconto #Imu e #Tasi. Per il pagamento della prima rata si possono prendere come riferimento l'aliquota e le agevolazioni deliberate l'anno scorso oppure fare riferimento alle eventuali delibere comunali più favorevoli per i contribuenti qualora siano state approvate dai Comuni. Non ci saranno aumenti sulle imposte Imu e Tasi in quanto la legge di Bilancio per il 2017 lo vieta.

Ecco tutte le informazioni utili riguardo a chi è tenuto al pagmento di queste tasse

Chi deve pagare l’Imu?

L’Imu è dovuta dal possessore (ovvero chi è proprietario o titolare di altro diritto reale) di immobili.

Sono escluse dal pagamento di Tasi ed Imu le abitazioni principali, i terreni agricoli di coltivatori diretti e Iap, quelli ricadenti in aree montane e quelli ubicati nelle isole minori.

Chi deve pagare la Tasi?

La Tasi invece è a carico sia del possessore che dell’utilizzatore di fabbricati e di aree edificabili (sono esclusi, quindi, tutti i terreni agricoli). Dal primo gennaio 2016 non è dovuta per gli immobili destinati ad abitazione principale dal possessore, nonché dall’utilizzatore e dal suo nucleo familiare, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Si pagano Imu e Tasi sui terreni agricoli?

No, la Tasi è dovuta soltanto sui fabbricati e sulle aree edificabili, quindi sono esclusi i terreni agricoli.

Per quanto riguarda l'Imu sono esentati dal pagamento gli imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti di terreni agricoli, di quelli ricadenti in aree montane e quelli ubicati nelle isole minori. Negli altri casi, il loro valore imponibile si determina moltiplicando 135 per il reddito dominicale risultante in catasto, rivalutato del 25 per cento.

Chi paga la Tasi se nell’appartamento c'é un inquilino?

L’esenzione dalla Tasi per gli immobili utilizzati come abitazione principale non vale soltanto per il “possessore” dell’immobile (ovvero chi ha la proprietà o altro diritto reale), ma anche per l’utilizzatore che utilizza l’immobile come abitazione principale. Pertanto,in tale ultimo caso l’inquilino non paga la Tasi, mentre il possessore deve versare l’imposta nella percentuale stabilita dal Comune nel regolamento relativo all’anno 2015 (il 90% se questa non è stabilita), ma non deve versare la parte non a carico dell’inquilino.

Come si calcola la base imponibile per Imu e Tasi?

L’imponibile dell’Imu e della Tasi coincidono. La base è pari al risultato della moltiplicazione tra la rendita catastale rivalutata del 5% e il relativo coefficiente:

160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A, nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione di A/10;

140 per il gruppo B e le categorie C/3, C/4 e C/5;

80 per A/10 e D/5; 65 per D, tranne D/5;

55 per i fabbricati della categoria catastale C/1.

Come pagare Imu e Tasi?

Imu e Tasi possono essere pagate utilizzando o il modello F24 o il bollettino postale. In entrambi i casi è possibile pagare in modalità telematica o mediante i bollettini cartacei agli sportelli degli uffici postali.