L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il comunicato ufficiale per un nuovo differimento del termine per l'invio dello spesometro 2017 al 5 ottobre 2017, a causa del malfunzionamento del portale "Fatture e Corrispettivi" nei giorni dal 22 al 25 settembre. Lo Spesometro 2017, ossia la comunicazione dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute dai soggetti titolari di partita IVA, imprese e lavoratori autonomi, deve essere inviato all'Agenzia delle Entrate, mediante l'utilizzo del portale "Fatture e Corrispettivi", semestralmente. La prima scadenza era fissata per il 25 luglio, ma è stata più volte prorogata, prima al 18 settembre, poi al 28 settembre e ora al 5 ottobre.

Il portale dell'Agenzia delle Entrate ha una procedura macchinosa e complessa per l'invio dei dati relativi alle fatture, ma il lavoro è stato rallentato per una grossa falla nel sistema di sicurezza. Infatti, nella fase di monitoraggio un qualsiasi utente abilitato Entratel poteva vedere i dati di un qualsiasi contribuente soltanto inserendone il codice fiscale, in perfetta violazione del rispetto della privacy. Il sito è stato messo offline e questo problema pare sia stato risolto.

Come per ogni nuova scadenza fiscale in Italia, anche per l'invio dello Spesometro 2017 il sito dell'Agenzia delle Entrate ha delle "difficoltà tecniche" che rallentano ed esasperano il lavoro dei professionisti che, sempre di più maledicono il giorno in cui hanno scelto di fare questo lavoro.

Sui social ormai si legge di tutto: "In attesa delle ricevute dello spesometro: la 1 di 4, 10 minuti....facendo una piccola moltiplicazione finisco nel 2050 lo spesometro del 2017", scrive una professionista su Facebook.

Nei giorni scorsi, il viceministro all'Economia Luigi Casero ha assicurato che sarebbe stata fissata una proroga del termine per l'invio dello Spesometro non appena fosse stata ripristinata la piena funzionalità del sistema.

Inoltre, ha affermato che si sarebbe reso necessario rivedere il piano sanzionatorio alla luce delle difficoltà riscontrate in questa prima fase di blocco e valutare se fosse stato il caso di intervenire, per via regolamentare o legislativa, sugli errori formali nell'invio dei dati. In ultima analisi, ha affermato che dovrà essere comunque rivisto l'intero sistema, al fine di raggiungere la massima efficienza, efficacia e semplicità.

La proroga è arrivata. Ora aspettiamo il resto.