L'Osservatorio Nazionale della Federconsumatori sui prezzi e le tariffe dei vari settori di mercato ha appena emesso un comunicato stampa in cui presenta un riepilogo delle principali voci di spesa che nel corso del prossimo anno, 2018, subiranno un deciso incremento, tale da incidere sul bilancio delle famiglie italiane per quasi 800 euro l'anno. Vediamo, quindi, di capire quali sono i settori che subiranno i maggiori incrementi in modo tale da non trovarci impreparati e, quindi, adottare le più opportune strategie di risparmio per mantenere l'equilibrio economico della nostra famiglia.
Le principali voci dell'incremento di spesa
Secondo l'analisi effettuata dall'Osservatorio Nazionale della Federconsumatori l'incremento atteso di spesa sarà, per la precisione di 783,10 euro all'anno per una famiglia media di quattro persone. A fare la parte del leone nell'incremento di spesa sono, principalmente, le quotazioni petrolifere in crescita dopo un certo periodo di stagnazione. Queste, ovviamente, incidono sia sulla spesa per i trasporti, in primis la benzina e il diesel, ma anche per le utenze domestiche come luce e gas. Da non dimenticare secondo l'osservatorio dell'associazione a tutela dei consumatori anche gli aumenti della bolletta dell'acqua diretta conseguenza della siccità patita da gran parte del Paese questa estate.
Le altre voci di spesa in crescita
Anche se quelle sopra menzionate rappresentano, forse, le principali e più elevate voci di spesa per il bilancio familiare, l'analisi svolta dalla Federconsumatori evidenzia come, in effetti, nei quasi 800 euro di aumento annuo stimato per il 2018 avranno una parte importante i rincari attesi nella tassa sui rifiuti.
Questo principalmente perché i vari Comuni devono cercare di rientrare dei rimborsi erogati a seguito del caos Tari. Ma un'altra voce di spesa che, altrettanto sicuramente, peserà sui bilanci familiari è quella dei costi bancari.
Solo relativamente a questa voce l'Osservatorio della Federconsumatori stima che l'aumento medio sarà di circa 30 euro annui.
Anche in questo caso c'è da ammortizzare il recente taglio operato dal Governo sul fronte delle commissioni interbancarie per i pagamenti effettuati tramite bancomat, carta di credito o di debito. Ma in deciso aumento sono attesi anche i ticket sanitari di più di 40 euro, le tariffe professionali con un aumento superiore ai 130 euro. Senza dimenticare la spesa per i Libri scolastici che dovrebbe incidere per quasi 100 euro all'anno in più.