Molto probabilmente, dato che siamo in piena campagna elettorale e che,quindi, manca poco meno di 2 settimane alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, verrà sicuramente considerata da molti una mossa propagandistica e acchiappa voti. Ma tant'è. La sostanza non cambia. Il Premier, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati raggiunti nel 2017 dall'agenzia del demanio ha, ufficialmente, annunciato la firma congiunta da parte del ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan e di quello dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, del Decreto che innalza la fascia di reddito di esenzione per il pagamento del Canone Rai a favore delle persone fisiche di età superiore ai 75 anni.

Il Comunicato del Presidente del Consiglio specifica anche che, in virtù di questa modifica, la platea dei potenziali beneficiari dell'esenzione passa dai precedenti 115 mila soggetti agli attuali 150 mila.

Il Comunicato di Viale Mazzini

Nello stesso tempo, la Rai ha emesso un proprio comunicato stampa ufficiale per commentare l'annuncio del Premier. Plaudendo all'estensione dell'agevolazione Viale Mazzini precisa che questa riguarderà tutti i soggetti over 75 il cui reddito sia inferiore agli 8 mila euro. La Rai ribadisce che si tratta di una misura di eguaglianza sociale, che attua principi fondamentali scritti anche nella nostra Costituzione repubblicana e che misure simili sono presenti in tutti i principali paesi dell'Unione Europea.

Gli altri risultati

Anche dal punto di vista dei risultati conseguiti dalle altre agenzie statali, in particolare l'Agenzia del Demanio, si sono ottenuti significativi risultati. Il 2017, secondo il direttore dell'agenzia del Demanio Roberto Reggi è stato l'anno dei cantieri e degli investimenti di rivalutazione del patrimonio immobiliare italiano che è arrivato alla considerevole cifra di 3 miliardi di euro decuplicando, letteralmente, il proprio valore rispetto solo a 4 anni indietro.

Nello stesso tempo sono calate notevolmente le uscite per pagamento di canoni di locazione da parte della pubblica amministrazione. infatti, in valori assoluti, questi sono passati da circa 920 milioni di euro nel 2014 agli attuali 820 milioni di euro. E si prevede di arrivare nel 2022 ad un ulteriore riduzione fino a 715 milioni.

In pratica, nel periodo 2014 - 2022 la spesa per le locazioni passive della pubblica amministrazione viene ridotta di quasi il 70%. Tutti questi risparmi, uniti ad un efficace politica di locazioni attive, sopratutto per quanto riguarda i fari di proprietà del demanio, permetterà nei prossimi anni, secondo il Premier Paolo Gentiloni di avviare una stagione di forti investimenti pubblici per un cifra che dovrebbe attestarsi vicino ai 40 miliardi di euro. E questo senza promettere cose irrealizzabili o presunti miracoli. L'obiettivo è dare ossigeno all'economia invertendo, se possibile, la tendenza alla crescita del debito pubblico.