Sono esattamente 455 mila le richieste di definizione agevolata delle cartelle esattoriali pervenute, in questi mesi, all'agenzia delle entrate con i più diversi metodi di comunicazione. Per la maggior parte i contribuenti interessati hanno utilizzato o i servizi digitali messi a disposizione dell'amministrazione finanziaria oppure la Posta Certificata. I dati resi pubblici, in queste ore, dall'agenzia delle entrate fotografano la situazione al 26 aprile 2018. Non solo ma i dati forniscono anche la classifica delle Regioni che hanno usufruito maggiormente della definizione agevolata.
E le prime tre posizioni sono occupate, rispettivamente, dal Lazio con circa 77 mila domande. seguito dalla Lombardia con 58 mila domande e, sull'ultimo gradino del podio, la Campania con quasi 47 mila. Ma come mette in risalto il comunicato stampa dell'agenzia delle entrate la procedura, anche se è nelle fasi finali, non è ancora definitivamente chiusa.
La dead line del 15 maggio
Come mettono in evidenza dall'amministrazione finanziaria, infatti, c'è ancora tempo fino al prossimo 15 maggio 2018 per aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali della ex Equitalia. Fino a tale data, infatti, può essere effettuato il versamento delle somme dovute al Fisco senza subire ulteriori sanzioni e, soprattutto, senza dover corrispondere allo stesso gli interessi di mora.
Ricordiamo, poi, che in questa seconda edizione della rottamazione delle cartelle sono ricomprese anche quelle relative alle multe stradali.
Si può ancora presentare domanda
Anche se i tempi, ovviamente, si fanno ormai molto stretti è possibile ancora aderire alla definizione agevolata presentando apposita istanza. Ricordiamo che sono oggetto di definizione agevolata tutte le cartelle esattoriali ricevute dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2017.
Può aderire a questa seconda rottamazione chi non ha avuto la possibilità di aderire alla prima edizione perché, come deciso dal precedente esecutivo, alla data del 24 ottobre 2016 aveva in corso un piano di rientro con il Fisco, ma alla data del 31 dicembre 2016 non erano in regola con i pagamenti. Ma non coloro che, avendo aderito alla prima rottamazione, non hanno rispettato le scadenze di pagamento concordate.
Infine, ricordiamo che il modulo da utilizzare per presentare l'istanza è il modello DA 2000/17 attraverso i servizi digitali messi a disposizione dell'amministrazione finanziaria, o con l'ausilio di un professionista o di un Caf.