A partire dal prossimo mercoledì 2 maggio 2018 e per i prossimi 6 mesi circa avremo diverse scadenze da tenere presenti e rispettare. Infatti, come detto si inizierà il 2 maggio con l'inoltro del 730 precompilato e si terminerà il 17 dicembre 2018 con il versamento del saldo Imu e Tasi. Ma queste ultime, ad esempio, saranno oggetto di un primo versamento in acconto già nel mese di giugno e, precisamente, il 18 giugno. Vediamo di descrivere nel dettaglio le prossime tappe, in modo da evitare di dover subire delle pesanti sanzioni. Vedremo anche, seppure sinteticamente, cosa fare prima di inviare, definitivamente, la nostra dichiarazione dei redditi.

La dichiarazione precompilata

Come messo in risalto anche nei giorni scorsi su queste colonne, il 730 precompilato può essere consultato sul sito dell'agenzia delle entrate fin dal 16 aprile scorso. Ma solo dal prossimo 2 maggio sarà possibile inoltrarlo all'amministrazione finanziaria. Occorre, poi, tenere presente la data del prossimo 23 luglio 2018. Questo, infatti, rappresenta il termine ultimo utile per l'invio della dichiarazione dei redditi senza necessità di dover subire sanzioni, anche minime.

Ricordiamo, per completezza di informazione, che se il 730 precompilato dovesse essere inviato all'agenzia delle entrate così come predisposto dalla stessa, l'amministrazione finanziaria non procederà ad alcun tipo di controllo fiscale.

In questo caso delle mere modifiche formali, tali cioè da non incidere sulla determinazione del reddito imponibile o anche dell'imposta da pagare, possono essere sempre effettuate. A titolo d'esempio si considerano modifiche formali quelle dei dati anagrafici del contribuente o dei suoi familiari a carico. Ma anche il Codice Fiscale del coniuge non a carico. Inoltre, a questi vanno aggiunte la scelta di rateizzare le imposte o di non versare acconti. Se, invece, le modifiche incidono sul reddito imponibile o sulle tasse da pagare allora la dichiarazione dei redditi precompilata sarà considerata effettivamente modificata e, quindi, soggetta a controlli.

La corsa ad ostacoli delle tasse

Essendo stato eliminato, ormai, il, cosiddetto, Tax Day, le differenti imposte, locali e Statali, seguono calendari leggermente differenti.

Come accennato, le imposte sulla casa o altro immobile dovranno essere versate entro il prossimo 18 giugno. La data fissata sarebbe, veramente, il 16 giugno 2018, ma essendo sabato si slitta a lunedì 18. Stesso discorso per la dichiarazione dei redditi, o ex Unico, che dovrebbe essere saldata entro il 30 giugno 2018, ma anche qui si tratta di un sabato e, di conseguenza, si slitta al 2 luglio 2018.

Chi, invece, non ce la facesse, potrà sempre saldare il conto con il Fisco entro il successivo 20 agosto 2018. In questo caso, però, occorrerà mettere in conto la necessità di pagare una maggiorazione. Questa è stata quantificata dall'agenzia delle entrate nello 0,4% dell'imposta dovuta. Infine, si precisa che se dalla dichiarazione dei redditi dovesse risultare un credito del contribuente, il rimborso verrà effettuato direttamente dall'Agenzia delle Entrate. Mentre, in caso contrario, occorrerà utilizzare il modello F24 per il versamento.