Il Decreto Fiscale ha ufficialmente ricevuto tutti gli avalli necessari, sia da parte della Ragioneria dello Stato che da parte del Quirinale, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Ora attende solo di essere discusso ulteriormente dal Parlamento per portare a termine il consueto iter di conversione. Si tratta di un Decreto che ha sollevato e, probabilmente, continuerà a sollevare diverse polemiche, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Da alcune simulazioni effettuate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili risulterebbe evidente che la cosiddetta Pace Fiscale è in effetti un condono che premia soprattutto gli evasori.
Ma il Decreto fiscale contiene, in effetti, molto di più.
Le osservazioni del CNDCEC
Secondo i calcoli effettuati dal CNDCEC con l'attuale assetto della Pace Fiscale chi fa emergere dei redditi non dichiarati negli anni precedenti può ottenere dei risparmi variabili tra i 5 mila e i 12 mila euro l'anno. I risparmi ottenuti sarebbero tali sia rispetto al caso del contribuente onesto che ha sempre dichiarato tutto il proprio reddito, sia rispetto a quei contribuenti che per mettersi in regola con il Fisco avessero scelto di optare per la dichiarazione integrativa ordinaria. Quest'ultima, infatti, non prevede sconti su imposte, sanzioni e interessi. E se si considera che il meccanismo può essere applicato per tutti gli anni di imposta dal 2013 al 2016 il risparmio può essere addirittura quadruplicato.
La sensazione di trovarsi davanti ad una beffa per i contribuenti onesti è effettivamente molto forte. Ma il Decreto Fiscale non contiene solo un "condono".
Le altre innovazioni introdotte dal Decreto Fiscale
Nei giorni scorsi abbiamo dato conto di diverse novità introdotte dal Decreto Fiscale. Ad esempio, le imprese potranno accedere alla sanatoria dei propri debiti con il fisco in base a due criteri ben precisi.
Da una parte i loro debiti non devono essere superiori al 20% del valore della produzione. Ma occorre anche tenere presente il livello dell'indice di liquidità come disciplinato dal Codice Civile. Questo deve essere inferiore allo 0,3%, compreso tra 0,3 e 0,6% e tra 0,6 e 0,8%.
Nell'ambito del condono un'altra importante novità riguarda le società sportive dilettantistiche.
Queste potranno utilizzare la "dichiarazione integrativa speciale" per tutte le imposte dovute e per ciascun anno d'imposta nel limite complessivo di 30 mila euro l'anno. Potranno inoltre accedere alla definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento versando il 50% delle maggiori imposte accertate e il 5% delle sanzioni irrogate e degli interessi dovuti.
Un'altra particolarità introdotta dal Decreto Fiscale appena approvato riguarda la proroga di 12 mesi, in deroga all'attuale normativa in vigore, della Cassa integrazione straordinaria. E' stata inoltre eliminata la soglia minima dei 100 lavoratori per poter richiedere la CIGS. Possono richiedere la Cigs anche le aziende che hanno usufruito di contratti di solidarietà ma solo nel caso che sussista ancora almeno parzialmente l'esubero di personale e, comunque, entro il limite massimo di spesa di 100 milioni di euro di spesa sia per il 2018 che per il 2019.
Queste misure verranno finanziate attraverso dei tagli alla spesa pubblica soprattutto a carico dei vari Ministeri, a cominciare da quello dell'Economia e delle Finanze, per complessivi 600 milioni di euro.