Aumenti Iva ancora più consistenti rispetto al passato, questo sembra essere il prezzo più caro che l'Italia potrà prepararsi a pagare a partire dal 2020. La manovra ha avuto l'ok dalla Commissione europea in via ufficiosa, tramite una lettera inviata al premier Conte da parte dei commissari europei che si sono detti favorevoli a evitare l'apertura di una procedura di infrazione. La missiva, poi, è stata pubblicata da Conte sul suo profilo social.

Aumento Iva scongiurato per il 2019 ma possibile negli anni seguenti

L'apertura di una procedura d'infrazione per il nostro Paese avrebbe provocato senz'altro danni consistenti alla nostra economia, in primis lo spread sarebbe schizzato alle stelle costringendoci poi a pagare interessi sui titoli di Stato molto alti.

La notizia dell'accordo con Bruxelles ha fatto calmare i mercati che, nella giornata di ieri, hanno visto lo spread sceso a 254 punti e Piazza Affari con una crescita all'1,6%. In tutta questa faccenda c'è un 'però', l'Unione europea non si fida completamente dell'Italia e dunque prima di pronunciarsi ufficialmente vuole prima leggere il testo concordato, nero su bianco, approvato dal Parlamento italiano.

Quello che è noto finora è che il premier Conte si è impegnato a congelare 2 miliardi di spese nel 2019, il commissario europeo Dombrovskis, però, anticipa il governo e fa sapere che "gli sforzi per l'Italia nel 2019 ammontano a 10,25 miliardi" e, inoltre, è previsto che per il biennio 2020/2021 una clausola di salvaguardia che prevede gli aumenti Iva anche maggiorati rispetto al previsto.

L'emendamento del governo depositato in Senato, infatti, prevede aumenti Iva per 23 miliardi nel 2020 e circa 29 per il 2021. Tradotto in numeri significa che se il governo non troverà i soldi per disinnescare le clausole di salvaguardia ci sarà un aumento Iva al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021. inoltre l'aliquota ora al 10% per i generi alimentari passerebbe al 13% nel 2020.

Per il 2019, invece, è stata proposta la sterilizzazione, ovvero nessuno aumento.

52 miliardi per il biennio 2020/2021

Il vicepremier Di Maio, a seguito delle prevedibili polemiche per gli aumenti Iva, assicura: "Non c'è aumento Iva quest'anno e non ci sarà per i prossimi anni". Fatto sta, però, che nero su bianco è scritto l'opposto.

Se prima bisogna trovare meno miliardi per scongiurare l'aumento Iva nella prossima legge di bilancio ce ne vorranno ancora di più, in totale sono 52 miliardi per il biennio 2020/2021. Una cifra incredibilmente alta da trovare solo per evitare l'aumento dell'Iva, senza considerare il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza e Quota 100 anno per anno.