Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, non vuole sentir parlare di tassa sui telefonini: eppure i consumatori pagheranno in più sulla tecnologia secondo quanto previsto dal decreto emesso dal governo Renzi. Naturalmente, il provvedimento è stato accolto favorevolmente dalla Siae e da altre associazioni come l'Anica (Associazione Nazionale industrie cinematografiche audiovisive) che hanno sostenuto da tempo un intervento del governo per quanto riguarda la riproduzione ad uso personale di opere musicali e/o audiovisive che possono essere scaricate da Internet.


Governo Renzi, smartphone, tablet, cd e dvd più cari

Quanto pagheremo in più, secondo il decreto Franceschini? Tanto per fare qualche esempio i cd rincareranno, in media, di dieci centesimi, il doppio, invece, per i dvd. Per quanto riguarda l'acquisto di Smartphone e di tablet, l'aumento sarà di 4 euro. Il ministro Franceschini ci tiene in modo particolare a non definire questi aumenti come una tassa sui telefonini, in quanto si tratta di seguire quelle che sono le direttive già attuate da diversi Paesi europei come ad esempio la Francia e la Germania, dove addirittura gli aumenti vanno dagli 8 ai 32 euro. 


Governo Renzi, reazioni positive dalla Siae e dall'Anica

Il decreto Franceschini è stato accolto con soddisfazione dalla Siae, in modo particolare dal direttore generale Gaetano Blandini e dal presidente Gino Paoli ma anche l'Anica ed altre associazioni che rappresentano gli artisti italiani di cinema, radio e televisione hanno applaudito l'iniziativa.
Diversi cantanti hanno sostenuto il decreto, tra i quali Paolo Conte, Francesco Guccini, Raphael Gualazzi, Caterina Caselli, Claudia Mori, Dori Ghezzi ed Ennio Morricone.