La sicurezza ha un prezzo ed in questo caso viene pagato con un calo di prestazioni del proprio smartphone Android Lollipop. Stando ad alcune analisi specifiche, la crittografia dei dati introdotta per aumentare la sicurezza del sistema operativo causerebbe un netto calo nelle prestazioni, un nuovo problemi che si aggiunge ai bug e rallentamenti di Android Lollipop. In particolare, diversi esperti si sono concentrati sulla funzione FDE, Full Disk Encryption, introdotta con Android 3.0 ma attivata di default solo con Android 5.0. Ogni dato che viene inviato alla memoria del dispositivo viene criptato prima di essere salvato e deve essere decodificato prima di essere inviato alla RAM.
Un processo semplice, sicuro, ma purtroppo anche lento.
I test dimostrano che le prestazioni di un Nexus 6 possono calare anche dell'80%, un valore non indifferente. Tutto causato da quel passaggio in più di codificazione e decodificazione. La funzione Full Disk Encryption è attiva di default su tutti i dispositivi venduti con Android 5.0, mentre tutti gli smartphone che riceveranno l'update ufficiale sarà l'utente a scegliere se attivare o meno questa misura di sicurezza (se attivata, potrà essere disattivata solo con un ripristino ai dati di fabbrica). Resta da capire, al di là dei dati dei test, quanto questo calo di prestazioni influenzi realmente l'esperienza dell'utente. Bisogna attendere di tanto in tanto qualche secondo in più per aprire un'applicazione o bisogna convivere con rallentamenti continui?
Gli utenti si dividono sulla questione: c'è chi ha notato dei rallentamenti, chi invece è più che soddisfatto dal nuovo sistema operativo e dalle prestazioni offerte. Quanto siamo disposti a sopportare in nome della sicurezza? Google dovrà sicuramente pronunciarsi sulla questione, quindi non bisognerà fare altro che attendere nuovi aggiornamenti ufficiali o qualche dichiarazione da parte del team di sviluppo che è attualmente al lavoro per rifinire Android 5.0 prima del rilascio ufficiale da parte delle diverse aziende produttrici.
