Nuovi provvedimenti sono in corso di applicazione da parte del colosso dei social network, in materia di privacy dei propri utenti proprio in queste ore. Una serie di istruzioni guidate consentirà a ciascuno di poter prendere meglio visione della nuova policy e di applicare al proprio profilo tutte le modifiche del caso. Novità che, tra le altre cose, riguardano la pubblicità mirata e il riconoscimento facciale. Prima che ogni scelta da parte di Facebook diventi definitiva, tuttavia, saranno raccolti feedback e pareri degli iscritti che si troveranno a "testare" le novità.

Solo in una seconda fase si deciderà o meno di applicare, definitivamente, il nuovo regolamento.

Era dall'estate del 2013 che l'azienda di Zuckerberg non aggiornava il complesso di norme volto a regolare il rapporto che lega l'applicazione agli utilizzatori, in materia di tutela dei dati personali. Ma andiamo nello specifico. La prima novità riguarda la pubblicità mirata che oggi ci troviamo a destra della pagina del nostro profilo. Con l'opzione "opt-out" infatti sarà possibile disattivare gli annunci che oggi, invece, visualizziamo di default. Una volta disattivata, l'opzione sarà automaticamente applicata a tutti i dispositivi su cui utilizziamo il social network (computer, tablet, Smartphone).

Richard Allan, che per l'Europa è il Policy & Privacy Manager ha dichiarato: «Vogliamo che le nostre norme siano più trasparenti e semplici da consultare e ci sia un maggiore controllo da parte degli utenti» ed ha inoltre aggiunto «L'aggiornamento si è reso necessario perché stiamo lavorando su nuovi prodotti come il Buy Button per ora attivo solo negli Stati Uniti».

Allan ha fornito anche lumi e notizie riguardo il riconoscimento dei volti che il social network più famoso al mondo ha già attivo negli Stati Uniti. Con questo sistema Facebook riesce a riconoscere il viso degli utenti iscritti e ad associarli al profilo personale, suggerendo anche il tag da applicare per una fotografia.

Si vociferava di una estensione di questa opportunità anche per l'Europa. Ma secondo quanto riferito da Allan, tale sistema non verrà ancora reso operativo da noi perché l'Autorità continentale garante per il rispetto della privacy, non ha ancora dato il via libera all'azienda di Zuckerberg.