I motori di ricerca Yahoo e Bing di Microsoft, in tandem con Google, hanno iniziato a rispondere alle richieste dell'Unione Europea relative al "diritto di essere dimenticati" che prevedono di cancellare i risultati delle ricerche in Europa ed evitare così che restino visibili. Bing ha pubblicato il suo modulo di richiesta a luglio ma si stanno eseguendo ora le prime rimozioni secondo quanto riferisce il sito Forget.me che fa capo all'azienda di gestione della reputazione Reputation VIP, che aiuta le persone a sottoporre le richieste. "Dal 23 luglio ci sono state 699 richieste per la rimozione dai risultati del motore di ricerca su Bing gestite da Forget.me, che rappresentano un totale di 2.362 URL.
Finora, 79 richieste hanno ricevuto una risposta da Bing" ha spiegato la società.
Microsoft sta rispondendo al decreto di maggio emesso dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea che richiede ai motori di ricerca di cancellare dati "inadeguati, irrilevanti o non più attinenti" quando è richiesto da un membro del pubblico. Google è stata la prima società a pubblicare un modulo per fare tali richieste ed ha ricevuto finora più di 174.000 domande che coprono oltre 600.000 URL, rimuovendone il 41.5% dai loro risultati di ricerca. A seguire il gigante della ricerca americano sono Bing di Microsoft e Yahoo.
"Abbiamo cominciato a trattare le richieste a seguito del decreto emesso dalla corte sotto la guida delle autorità europee di protezione dei dati" ha riferito un portavoce di Microsoft.
"Stiamo ancora perfezionando questo processo e il nostro obiettivo è trovare un equilibrio soddisfacente tra gli interessi della privacy individuale e l'interesse del pubblico nella libera espressione". Un portavoce di Yahoo ha fornito a Wall Street Journal una dichiarazione simile su come la società stia trattando le richieste dell'UE riguardo al diritto di essere dimenticati. "Valuteremo attentamente ogni richiesta allo scopo di bilanciare il diritto dell'individuo alla privacy e il diritto del pubblico all'informazione".
Per ora, le rimozioni si stanno verificando nell'ambito delle versioni locali europee dei motori di ricerca. Comunque, i moderatori dei dati europei prevedono di dire a Google - e, in genere, ai suoi concorrenti - di applicare queste cancellazioni di ricerca anche fuori dall'Europa.
Il decreto originale continua a creare un serio ed infuocato dibattito in ambito UE. A novembre, il segretario della cultura britannico Sajid Javid ha chiesto che i "giudici non eletti" hanno creato una "censura dalla porta di servizio" suggerendo che criminali e terroristi si stavano avvalendo del decreto.