La notizia giunge in queste ore e riguarda alcuni dei più importanti colossi della tecnologia. Infatti in questa storia sono coinvolte aziende quali Google, Apple, Adobe e Intel, le quali sono ree di avere fatto degli accordi illegali. Tali accordi sarebbero stati volti a impedire ai propri dipendenti di passare alle altre aziende coinvolte. Questo onde evitare che essi potessero portare via con se i segreti aziendali, di cui per via del ruolo svolto, sono venuti a conoscenza. L'offerta di 415 milioni di dollari ai ricorrenti è stata proposta dalle 4 aziende per chiudere la questione.

Si tratta della seconda offerta effettuata visto e considerato che la prima che ammontava a 324,5 Milioni di dollari è stata rifiutata.

L'accusa infatti sostiene che questa altri non è che una vera e propria clausola di non concorrenza nascosta che è chiaramente illegale. Anche perché secondo i ricorrenti molti dei dipendenti coinvolti hanno subito una vera e propria frenata alla loro carriera da questi vincoli che le aziende si auto imponevano circa la loro eventuale assunzione. La notizia è stata riportata dal New York Times che ha pure sottolineato come i ricorrenti che ritengono stavolta l'offerta congrua avrebbero minacciato di pubblicare email compromettenti per le aziende. Pertanto se tali indiscrezioni fossero confermate basterebbe il consenso del giudice per concludere il caso.

Questa storia però sicuramente continuerà a far discutere visto che a quanto pare tali pratiche sono molto comuni nelle grandi aziende del settore della tecnologia. Pertanto non si esclude che presto possano venire fuori nuovi casi simili a questo. Anche perché in questa maniera non solo si evita la concorrenza ma inoltre si abbassano anche gli stipendi dei dipendenti che non possono più far valere la propria esperienza in altri contesti aziendali. Insomma una bella gatta da pelare per numerose aziende leader nel settore della tecnologia che molto presto potrebbero trovarsi a dover affrontare situazioni analoghe con grande dispendio economico.