Arrivano pessime notizie per Google e Android. Infatti i due giganti dell'hi-tech sono stati oggi posti sotto accusa formale da parte dell'antitrust dell'Unione Europea in quanto sospettate di abuso di posizione dominante, in violazione delle norme della comunità europea. Sta adesso a Google convincere la commissione europea che il suo comportamento non viola le leggi. Le accuse sono state presentate ufficialmente in quanto secondo la commissione Google si sarebbe approfittato della sua posizione dominante per favorire il proprio servizio di comparazione dei prezzi rispetto agli altri presenti sul web.

Se le accuse verranno confermate quindi Google dovrà cambiare qualcosa nel suo modo di agire quanto meno per quello che concerne l'Europa.

UE: grossi guai per Google e Android

Per la commissione quindi Google per quanto concerne il mercato delle pubblicità su internet e delle ricerche di mercato è sospettata di aver abusato della sua posizione. Google adesso ha 10 settimane di tempo per controbattere alle accuse che le vengono mosse e che se fossero confermate potrebbero portare ad una multa davvero salata. Si parla di circa il 10% del suo fatturato in zona Euro, quindi 6 miliardi di euro. L'antitrust europeo come detto ha aperto una procedura anche nei confronti dell'altro colosso americano Android, leader nel settore dei servizi operativi per quanto concerne Smartphone, Tablet e dispositivi simili.

Anche in questo caso il sospetto della Commissione europea è quello che Android possa avere abusato della sua posizione per limitare la concorrenza nel mondo delle applicazioni e devi servizi per i dispositivi mobili.

Obiettivo dell'Ue è quello di garantire che anche in questi importanti settori che ogni giorno di più diventano fondamentali in tutto il mondo, sia salvaguardata la concorrenza e la trasparenza.

Questo in modo da tutelare i consumatori e garantire che essi possano scegliere liberamente tra i vari prodotti e servizi offerti. L'indagine preliminare che si è conclusa proprio in questi giorni è partita nel 2010. Si attendono adesso le risposte dei legali delle due compagnie americane. Se vuoi rimanere aggiornato sui miei articoli o su questo argomento, clicca sul bottone "Segui" vicino al mio nome ad inizio articolo.