Nonostante le notizie che si sono diffuse sulla rete poche settimane fa, la Nasa non è sul punto di sviluppare un sistema di propulsione più veloce della luce o che ci si avvicini soltanto. La notizia divulgata sul forum NasaSpaceflight.com da un team con sede presso il Johnson Space Center della Nasa (JSC) di Houston sembra non avere fondamento. La notizia aveva colpito il web che stava aspettando la mitica "propulsione a curvatura".
Cosa era successo?
Il sistema propulsore si basa sulla tecnologia Emdrive, un'invenzione britannica che vorrebbe creare una spinta senza propellente con l'invio di microonde all'interno di una camera.
Se funzionasse, il motore potrebbe rivoluzionare il volo spaziale, violando apparentemente le leggi della fisica così come le conosciamo ora.
Ma la Nasa sta minimizzando questa ricerca e la sua capacità di offrire un enorme passo avanti per questo tipo di propulsione in un prossimo futuro: "Questo è un piccolo sforzo da parte di un team dello JSC che non ha ancora mostrato alcun risultato tangibile". I funzionari stessi della Nasa hanno poi detto in un comunicato su Space.com "La Nasa non sta lavorando alla tecnologia per la propulsione a curvatura."
Cosa c'è dietro?
Il design innovativo del nuovo motore sembrerebbe comunque produrre più energia di quanta introdotta in esso, violando la legge di conservazione dell'energia, che praticamente afferma che l'energia non può essere creata o distrutta.
Ebbene, violerebbe la terza legge di Newton, perciò i risultati che contrastano con questa potrebbero essere dovuti a "perdite elettromagnetiche" nella camera o ad un'interferenza col campo magnetico terrestre, responsabili dell'apparentemente impossibile risultato.
Sono molti gli scienziati che vorrebbero comprendere quello che il team Eagleworks sarebbe riuscito ad ottenere, ed in che modo lo abbiano ottenuto, ma non è ancora possibile in quanto il lavoro non è stato sottoposto a revisione.
Alcuni professori di fisica hanno perfino il dubbio se questo sistema di propulsione abbia o meno generato alcuna spinta (che sarebbe stata di poche decine di micronewton) nei recenti test. Questo tipo di spinta si sarebbe rilevata solo poche volte in occasione dei test, con una frequenza addirittura simile a quella della casualità.
Probabilmente dovremo aspettare ancora un bel po' per veloci viaggi spaziali.