Giunto sul mercato da circa un anno il OnePlus One è uno smartphone Android dotato di uno schermo da 5,5 pollici con una risoluzione di 1920x1080, mosso da un processore quad core Snapdragon 801 a 2,5 GHz, il migliore in termini di potenza al suo debutto. Per quanto riguarda la memoria troviamo 3 GB di Ram e 16 o 64 GB (a seconda della versione scelta) di archiviazione interna non espandibile.  La fotocamera posteriore è da 13 megapixel a 6 lenti prodotta da Sony con flash dual led e garantisce degli scatti davvero molto buoni.

Da sottolineare anche gli speaker posti nella parte inferiore e realizzati in collaborazione con JBL in grado di fornire un audio davvero ottimo.

Con queste caratteristiche da vero top di gamma doveva essere il telefono che avrebbe messo in seria difficoltà tutti i vari brand più blasonati, grazie al suo rapporto qualità prezzo incredibile. Ancora oggi lo si può acquistare in versione 16 GB a 298 euro mentre la 64 GB a 348 euro. Prezzi davvero aggressivi se pensiamo a quanto vengono proposti altri prodotti con prestazioni analoghe.



Un fix per risolvere i problemi al touchscreen

Non è tutto oro quel che luccica. Purtroppo fin dalla sua data di uscita molti utenti hanno lamentato gravi problemi al touchscreen. I fix per correre ai ripari di questo fastidioso problema sono stati molti, e con l'ultimo sembrava si dovesse risolvere definitivamente.

Steve Kondik in persona ha annunciato  questo fix che è stato integrato nelle nightly sperimentali della CyanogenMod 12.1 qualche giorno fa. Il problema al touchscreen sembrava essere stato risolto ma contemporaneamente c'è stato un corposo battery drain, tanto da convincere il team Cyanogen a rimuovere il fix dalla nightly fino a che non si trovi una soluzione affidabile e che garantisca all'utente la migliore esperienza possibile.



In Conclusione

OnePlus One è un terminale che sulla carta sembra avere potenzialità incredibili ma purtroppo non è il Flagship Killer che doveva essere secondo l’azienda che lo produce. Non è un telefono per tutti, ha qualche problema sia lato hardware che software e l’assistenza non è così efficiente, spesso bisognerà cercare di risolversi da soli il problema.

Sicuramente, per chi ama il modding, è una bella sfida che non annoierà nemmeno con il passare del tempo. Per il resto speriamo che il team rilasci al più presto un aggiornamento affidabile (e senza “controindicazioni”) che risolva il problema del touchscreen, così da poter offrire all’utente un esperienza d’uso ancora migliore. Visti gli errori di "gioventù" speriamo che l'azienda non li ripeta in un ipotetico OnePlus Two