Per la prima volta in assoluto gli astronauti a bordo della ISS, la Stazione Spaziale Internazionaleda cui è appena tornata la nostra Samantha Cristoforetti, hanno mangiato verdura coltivata direttamente nello spazio. Si tratta di lattuga romana rossa che è stata servita all'equipaggio dall'astronauta Scott Kelly, condita con olio e aceto. Non tutta però: metà è stata conservata per consentire che venga analizzata sulla Terra al termine della missione.
Crew tastes red romaine lettuce with oil & vinegar for #NASAVeggie study and #JourneyToMars... http://t.co/C7LVQGyw5P pic.twitter.com/YkB4xVmNuW
— Intl. Space Station (@Space_Station) 10 Agosto 2015
Perché si tratta di un avvenimento così importante?
Gli scienziati della NASA sono convinti che questo è il primo passo per ottenere scorte alimentari fresche durante i lunghi viaggi interplanetari come quello che porterà l'uomo su Marte.
Inoltre Veggie, l'apparecchio simile ad una serra che ha consentito all'insalata di crescere, potrà essere installato direttamente sul pianeta rosso per la coltivazione di frutta e verdura consentendo ai futuri coloni l'autosufficienza alimentare.
Mon., Aug. 10: Watch the first taste of history! Astronauts will eat space veggies for the 1st time. #JourneytoMarshttps://t.co/F18VqSAZAS
— Intl. Space Station (@Space_Station) 8 Agosto 2015
"È provato che gli alimenti freschi, come pomodori, mirtilli e lattuga rossa sono una buona fonte di antiossidanti. Avere cibo fresco a disposizione nello spazio potrebbe avere un impatto positivo su stati d'animo degli astronauti e potrebbe anche fornire una certa protezione contro le radiazioni ", ha detto il dottorRay Wheeler, responsabile dell'Advanced Life Support Officeal Kennedy Space Center.
Il sistemaVeggieconsiste di un insieme di contenitori modulari trasparenti con alla base dei "cuscini" per accogliere i semi e un sistema di lampade a LED con luci rosse blu e verdi che consentono la crescita delle piantine. È stato sviluppato dall' Orbital Technologies Corp. (Orbitec) a Madison nel Wisconsin, e testato a lungo prima della missione da dalla dottoressa Gioia Massa, responsabile del progetto al Kennedy Space Center.
La scienziata americana, di chiare origini italiane, sostiene inoltre che ci sarà anche un ulteriore vantaggio di tipo psicologico: durante la lunga e noiosa permanenza nello spazio gli astronauti potranno infatti dedicarsi al giardinaggio. Insomma, un grande giorno per l'umanità e... per i vegetariani.