Monica Romano, attivista del movimento per i diritti delle persone LGBT, dopo l'avventura editoriale targata 2015 ("Trans. Storie di Ragazze XY") pubblicato da Mursia, ritorna con un nuovo libro "Gender (R)evolution": la Romano prende per mano il lettore, accompagnandolo in un viaggio che parte dalla rivolta di Stonewall fino all'uccisione dell’attivista Hande Kader, passando per le battaglie del movimento LGBT italiano. La descrizione e la testimonianza della sua esperienza personale si incrociano con quelle di alcuni fra i più noti e principali esponenti del movimento.

"La pubblicazione del mio secondo Libro, il romanzo di formazione 'Trans. Storie di ragazze XY' per Ugo Mursia Editore nel 2015, nel quale ho raccontato una parte della mia storia di vita attraverso il personaggio di Ilenia e delle sue compagne di lotta - ha spiegato la Romano - ha suscitato una risposta e un interesse per me inaspettati. Fra il 2016 e la prima metà del 2017 ho tenuto molte presentazioni in varie città italiane. Nel corso di presentazioni e incontri pubblici, la curiosità dei partecipanti e il loro interesse sono stati grandi e importanti. Oltre alle tante domande e curiosità sull'esperienza transgender, sui percorsi di transizione e sul valore della prospettiva di una vita vissuta a cavallo fra i generi ma anche oltre i due generi - ha dichiarato - molte sono state le domande sulla mia militanza, sulla storia dell'attivismo delle persone transgender in Italia e su come quest'esperienza possa collocarsi rispetto ai gender studies, divenendone un apporto.

'Gender (R)evolution' - ha confessato - vuole essere la risposta a quelle domande".

Si è aperta una breccia nell'immaginario collettivo legato alla condizione di transgender

"C'è moltissima, e prevalentemente sana curiosità nelle persone, anche le più comuni - ha dichiarato l'autrice - sull'universo della non conformità di genere.

C'è voglia di capire fra le persone, e anche di cambiare idee consolidate. Le cose stanno quindi cambiando e cambieranno ancora, culturalmente. Ѐ sul piano politico e legislativo - ha poi continuato - che siamo fermi: siamo alla fine di un'altra legislatura che non è stata capace di offrire un corpus di leggi al passo con i tempi e con le necessità di migliaia di persone transgender e gender non conforming in Italia (la legge che oggi norma i percorsi di transizione è ancora la 164/82, certo una conquista storica per l'epoca, ma della quale, ormai da molti anni, sono più che evidenti i limiti), senza dimenticare l'assenza di una legge contro l'omofobia e la transfobia, fatto davvero vergognoso per un paese del primo mondo e facente parte dell'UE".

Tra le pagine si alternano racconti autobiografici e l'approfondimento su vita e morte di altre attiviste

"Cimentarmi in tale alternanza nella stesura del libro è stato emozionante, nel bene e nel male, oltre ad essere una gran responsabilità. Raccontare frammenti di vite e percorsi di altre attiviste - ha spiegato - è stato un lavoro in cui ho cercato di amalgamare ingredienti diversi: rigore e distacco sul piano della narrazione storica, ma anche tutto l’amore, l’ammirazione e la gratitudine che provo per queste combattenti, amalgamati da infinita umiltà nel permettermi di raccontarle. Raccontare alcune mie personali esperienze, seppur filtrate, sublimate e romanzate - ha confessato - è stato doloroso ma anche meraviglioso e liberatorio.

Attraverso queste pagine - ha poi chiosato - mi auguro di trasmettere l'idea per la quale le battaglie per la libertà di genere siano battaglie universali che coinvolgono ogni essere umano, non solo noi persone transgender".