Google,molto attiva ultimamente con i suoi progetti moonshot soprattutto nell'ambito della robotica,tramite un accordo tra la sua divisione di sviluppo Alphabet e Johnson, questa volta fa parlare di sé in merito ad un altro robottino conosciuto come Android. Nel corso di un'intervista rilasciata a "Venturebeat", l'azienda statunitense ha dichiarato che a partire da Android N ci sarà uno switch, un passaggio dall'interfaccia proprietaria di programmazione delle applicazioni Java di Oracle (API), alla piattaforma OpenJDK. Quest'ultima è la versione open-source del Java Development Kit.

La mossa è stata inizialmente osservata all'interno del codice sorgente di Android da alcuni blogger e sviluppatori, per poi essere confermata da Google.Questo cambiamento non riguarderàAndroid Marshmallow, che presto sarà disponibile in molti dispositivi Samsung e LG.

“In qualità di piattaforma open-source, Android ècostruito con la collaborazione della comunità open-source” ha detto un portavoce di Google a "Venturebeat". "Nella nostra prossima versione di Android, abbiamo in programma di spostare le librerie del linguaggio Java di Android, su un'interfaccia basata su OpenJDK, creando un codice base comune per sviluppatori che vogliono ricorrere ad applicazioni e servizi. Google ha lavorato a lungo ed ha contribuito nella comunità OpenJDK, e non vediamo l'ora di apportare maggioricontributi a questo progetto per il futuro”.

Quando ci sarà il passaggio alle librerie OpenJDK ?

Secondo quanto visto nel codice commit di Android, 8.902 file sono stati modificati, il che sottolinea chiaramente il passaggio al codice OpenJDK. Questo trasferimento è stato confermato dalla stessa società di Mountain View, e dovrebbe avvenire a febbraio 2016. Il frutto del lavoro dei programmatori di big “G” e della comunità OpenJDK si vedrà nella prossima major release di Android, che sarà presentata al Google I/O 2016 in primavera.

Il robottino offre al suo interno alcune librerie Java (API) per supportare lo sviluppo di applicazioni nel linguaggio di programmazione Java, ed è strutturato in due parti: le cosiddette librerie API, e il codice implementato sviluppato da Google, per far funzionare queste librerie. Oracle, che sviluppa il Java, ha due versioni di queste librerie: la versione JDK proprietaria cheèchiusa, e poi c'è la open-source, ossia OpenJDK.Con la sua decisione, Google sta cercando di passare dal codice chiuso proprietario di Oracle, a quello open-source di OpenJDK per godere dello sviluppo e delle modifiche apportatealle librerie da parte della community.

Secondo "Venturebeat", lo switch a OpenJDK sarebbe correlato alla battaglia legale in corso tra Google e Oracle, che ha acquisito la piattaforma Java creata dalla Sun nel lontano 2010. Tuttavia, è bene ricordare che l'azienda di Larry Page da tempo sostiene l'interfaccia OpenJDK, indicando i numerosi vantaggi del passaggio alle librerie open-source, che sarà uno degli obiettivi primari di Android nel breve periodo.