Siamo sempre più connessi: dall’uso dei social network all'invio di messaggi agli amici attraverso WhatsApp, gli italiani non possono fare a meno di usare lo smartphone di continuo e ovunque: basta alzare il naso dal proprio e dare un'occhiata intorno per rendersene conto. Così come non riusciamo a rinunciare al computer. In ogni casa c'è n'è almeno uno e viene usato per lavorare, passare il tempo, informarsi, comunicare con gli altri, leggere, studiare, conservare documenti importanti e molto altro ancora. Siamo diventati tutti bravi a usarlo per mille cose ma, chissà perchè, diamo poca importanza alle password.

In fatto di sicurezza informatica gli utenti sono poco attenti

Le intelligenze artificiali fanno passi da gigante e i robot ci sostituiscono in molte cose; eppure, nonostante i nostri computer contengano anche informazioni riservate, dati bancari, foto di famiglia e quant'altro, gli utenti di internet continuano a essere imprudenti e poco furbi. Lo dimostra quella che ormai pare una 'notizia' trascurabile, ma che in realtà dovrebbe essere presa in considerazione per rifletterci un po' su: nel 2015, per esempio, la password più usata da moltissime persone è stata 'uno - due - tre - quattro - cinque, seguita a ruota dalla parola 'password'. E' la società SplashData astilare una classifica delle parole chiave più utilizzate dagli utenti di internet, pubblicata sul sito 'Gizmodo', basandosi sui due milioni di password rubate durante l’anno scorso.

Un elenco praticamente invariato rispetto agli anni precedenti. Poche e banali le new entry - per esempio 'welcome' e «starwars» - a conferma di quanto poco possano contare il buon senso, i continui avvertimenti degli esperti e le notizie sull'argomento più volte apparse sui media.

Gli internauti sottovalutano i rischi delle password deboli

Alcune sono decisamente ingenue, facilmente intuibili: dopo '12345' e 'password', ci sono 'football', '1234' (decisamente pigro) e 'baseball'; un elenco che, a ben rifletterci, potrebbe essere usato al contrario come promemoria su quali parole chiave 'NON' utilizzare mai.

Sembra però che Google stia lavorando a un sistema che renderà più facile la vita degli utenti distratti, o troppo ingenui, per consentire l'accesso ai suoi servizi online in modo semplice ma ancora più sicuro. Nell'attesa, bando alla pigrizia e cerchiamo di usare una serie di numeri e lettere complicate: renderanno certamente molto più difficili gli attacchi degli hacker.