L’idea di poter “dialogare” da casa con il Fisco, l’Anagrafe, le Asl, l’INPS, la Scuola, l’Università, e tutti gli altri uffici della pubblica amministrazione, senza problemi di orari, parcheggi, file e (s)cortesia degli operatori, è sicuramente il sogno di tutti i cittadini. Dal 15 marzo arriva SPID, acronimo per Sistema Pubblico di Identità Digitale. Una password unica per ogni cittadino, che consentirà di accedere, da remoto, ad una serie di servizi della Pubblica Amministrazione.
Come si richiede SPID?
A partire da martedì 15 marzo sarà possibile richiedere la password personale del sistema pubblico di identità digitale (SPID), ovvero una specie di identità digitale, che ci consentirà di operare in remoto per utilizzare tutta una serie di servizi pubblici e privati.
A presiedere il tutto c’è l’Agenzia nazionale per l’Italia Digitale (Agid) che nei giorni scorsi a Roma ha annunciato i vari passaggi verso questa rivoluzione digitale. Sarà un percorso a tappe ma, a regime, avrà un impatto molto importante nel nostro quotidiano.
Attualmente gli operatori accreditati (identity provider) con Agid sono Poste Italiane, Tim e Infocert. A loro bisogna rivolgersi, magari mediante collegamento ai loro portali, per avere la password personale “SPID” che arriverà tramite posta, email o sms.
I portali di Inps, Inail, della regione Emilia Romagna e del comune di Torino sono già operativi. Da aprile saranno pronti anche l’Agenzia delle Entrate, la regione Friuli Venezia Giulia e i comuni di Firenze e Venezia.
A giugno sarà il turno delle regioni Piemonte, Lazio e Liguria oltre al comune di Lecce. A seguire tutte le altre regioni.
Quali sono i vantaggi?
Con SPID non servirà più avere diverse modalità di accesso, differenti da servizio a servizio, da portale a portale, di mese in mese, con tante chiavi di accesso, codici, pin, password.
Una condizione non facile per chiunque che, per lavoro o necessità, deve accedere ai vari sportelli.
Ora per vedere il 730 o l’Unico precompilati, presentare l’F24 al Fisco, visionare fascicoli Inps o posizioni tributarie, fare l’iscrizione alla scuola o all’università, avere un certificato dall’Anagrafe, richiedere incentivi alle Camere di Commercio, fare domande all’INPS, all’INAIL, al Comune, dialogare con l’Asl per prenotare prestazioni sanitarie ma anche per ricevere dei referti di esami, giusto per fare qualche esempio, sarà sufficiente un click.
E la Privacy?
Non tutte le informazioni necessitano dello stesso livello di protezione. Con SPID sono previsti TRE livelli di protezione. Un primo livello richiederà l’autenticazione tramite ID e una password scelta dall’utente. Un secondo livello richiederà anche una password che il sistema genererà all’istante. Un terzolivello richiederà una smart card quale può essere la carta d'identità elettronica dotata di microchip.
In altri termini, SPID è la chiava di accesso di un hotel dove si entra aprendo la porta di ingresso. Se si vuole entrare nelle camere il custode ci deve dare una seconda chiave, che cambia ogni volta e per ogni camera, mentre se si vuole aprire la cassaforte bisogna conoscere la combinazione.
Da precisare che la richiesta dell’identità digitale SPID non è obbligatoria. Ad ognuno di noi l’onere della scelta. Anche perché inizialmente sarà gratuita ma successivamente, quando il sistema sarà completo e a regime, potrebbe avere un costo di accesso o un canone.