Sono sempre di più le persone chericorrono alla tecnologia mentre fanno sport. In particolare, ai cosiddettimisuratori dei passi effettuati e dei battiti cardiaci, al fine di monitorare al meglio l'attività fisica. Soprattutto quando effettuanola propria consueta corsetta quotidiana nei parchi, quando utilizzano lacyclette a casa o la bici, fino ai classici salutari 'quattro passi' in città o in riva al mare. Del resto, negli ultimi anni la proposta sul mercato di misuratori di passi e battiti è proliferata. Tuttavia, dagli Stati Uniti arrivano due studi che mettono in dubbio l'attendibilità di questi strumenti, provandoche talimisuratori di passi e battiti sarebbero di fatto inattendibili.

Ovvero, non misurerebbero gli sforzi fisici in modo attendibile. Anzi, gli utilizzatori abituali di queste tecnologie si stanno spingendo oltre, organizzando una vera e propriaClass actionin particolare contro una casa di produzione leader del settore. Cerchiamo di capirne di più.

Sotto accusa i prodotti della Fitbit

Sul banco degli imputati, come riporta il New York Times, ci sarebbe infatti la multinazionale Fitbit, tra i produttori di tracker più famosi. L’accusa è di una scarsa aderenza alla realtà delle misurazioni. Non a caso, molte persone che utilizzano questi dispositivi avrebbero avuto sospetti già da diverso tempo. E così sono stati svolti ben due studi che sembrano proprio confermare che i misuratori di passi e battiti siano inattendibili.

Il primo è stato organizzato da un gruppo di giornalisti e ricercatori, che conferma proprio come i dispositivi Fitbit sarebbero altamente inaccurati, soprattutto nel corso di attività fisica molto intensa. Perderebbero colpi insomma. Un secondo studio ha confermato ciò, ossia che i dati raccolti da questi misuratori non corrispondano alla realtà.

Come si difende Fitbit

Ma come si difende la Fitbit? Secondo l'azienda, queste accuse sulla scarsa attendibilità dei suoi misuratori sono solo un tentativo di screditarla. Anche perché avrebbero campioni molto ridotti, ossia una quarantina di partecipanti. Ha così deciso di difendersi dalle accuse e ricorrere alle vie legali contro chi mette in dubbio la bontà dei suoi prodotti per il fitness. Vedremo come andrà a finire.