La Banca d'Italia interviene per rafforzare le misure disicurezza previste per i pagamenti online, con lo scopo di prevenire e reprimere frodi e furti telematici. Gli istituti di credito dovranno disporre, entro settembre, di sistemi di autenticazione e di sicurezza più stringenti. È prevista inoltre l'introduzione di un sistema di monitoraggio. Le misure richieste da Bankitalia adeguano il nostro paesealle disposizioni in materiaapprovatealcunimesi fadall'Eba -Autorità Bancaria Europea - e collocano l'Italia tra i paesi più rigorosi.

Le misure previste per rafforzare la sicurezza delle transazioni

Il protocollo prevede il rafforzamento delle procedureper verificare l'identità dell'utente, sarà cioè introdottoun sistema di autenticazione più sicuro, per effettuare trasferimenti di denaro, e per poter accedere a informazioni sensibili. Saranno inoltre introdotte limitazioni al numerodei tentativi di accesso alle aree riservate, in modo simile a come oggi avviene con le carte bancomat, che dopo tre tentativi errati di inserire il codice pin, bloccano la carta, ed infinesarà stabilita una durata massima per le sessioni di lavoro. Il sistema di monitoraggio, inoltre, rileverà eventuali anomalie, per bloccare operazioni sospette e prevenire frodi.

L'home banking è sicuro

Le misure introdotte puntano a rendere l'internet banking ancora più sicuro e affidabile, ma anche attualmente la situazione non appare preoccupante. Secondo i datidiffusi dal Consorzio ABI lab, che collabora con le forze dell'ordine, si verifica una perdita di denaro ogni 1,7 milioni di accessi, ed il 97% dei tentativi di frode vengono bloccati. Dati che le nuove disposizioni dovrebbero migliorare ulteriormente.

Shopping online: Italia tra gli ultimi in Europa

Le nuove disposizioni sulla sicurezza delle transazioni bancarie online, potrebbero infondere maggiore sicurezza nei cittadini, e dare un impulso positivo anche agli acquisti tramite internet, mercato in cui l'Italia è fanalino di coda in Europa.Secondo un'indagine risalente alla fine del 2015, solo il 26% degli italiani fa shopping in rete, contro una media UE del 53%. Più del doppio. Peggio di noi solo Romania, Bulgaria e Cipro, mentre, nella parte alta della classifica, fanno acquisti sul web l'81% degli inglesi, il 79% dei danesi ed il 73% dei tedeschi.