Chi è cresciuto negli anni '90 sicuramente ha sentito parlare dei Pokemon, delle creature immaginarie che gli umani possono catturare, allenare e far combattere tra di loro. L'invasione era iniziata mediante la consolle di gioco GameBoy, siluppata da Nintendo, ed ha proseguito, inarrestabile, sul piccolo schermo, al cinema, e attraverso giocattoli ed innumerevoli gadget in cui appariva il volto di Pikatchu, il più famoso dei mostriciattoli. Rimaneva solo da conquistare il mondo degli Smartphone.

Nasce così Pokemon Go, il primo gioco dei Pokemon per smartphone.

L'app è stata rilasciata ufficialmente in tutto il mondo il sedici luglio scorso, ma in alcuni Paesi, come Canada e Nuova Zelanda, l'applicazione è stata lanciata sul mercatoin anticipo, forse per testare le reazioni degli utenti, che hanno risposto con notevole entusiasmo, tant'è che da alcuni giorni non si fa altro che parlare diquesto gioco.

Il motivo del successo diPokemon Go

Per comprendere il motivo di tanto entusiasmo per questa applicazione per smartphone, bisogna capire come funziona il gioco: dopo aver creato il proprio account non si può stare semplicemente seduti e giocare, ma bisogna uscire, andare in giro per le vie della città e cercare di catturare i mostriciattoli, conquistare gli oggetti e le palestre di allenamento.

In pratica, nella schermata principale apparirà una mappa della nostra città e il nostro personaggio, dovremo muoverci fisicamente seguendo le indicazioni della mappa, raggiungere i luoghi indicati, dove una volta arrivati visualizzeremo sul nostro schermo i Pokemon da catturare, gli oggetti e le palestre da conquistare.Pokemon Go permette di creare un interazione tra il mondo reale e quello virtuale, ed incoraggia i giocatori ad uscire da casa ed esplorare il mondo che li circonda.

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