Il social network più famoso al mondo si evolve: dalle origini come rete sociale tra universitari, a rete aziendale per comunicazioni tra dipendenti e vertici di una società. Ecco Workplace, ultimo nato in casa Menlo Park, presentato ufficialmente lunedì scorsodaJulien Codorniou, capo del progetto che vuole agevolare le realtà lavorative attraverso la comunicazione mobile.

Workplace: di cosa si tratta

Sullanuova applicazione, il gigante Facebookpunta a fare cassa anche più della pubblicità. Qualsiasi azienda, piccola o grande che sia, può utilizzare il social alternativo (identico a Fb in tutto e per tutto, nella grafica ma anche nelle funzionalità), per consentire ai propri dipendenti una comunicazione interna più semplice e veloce, a portata di click.

Ecco come l'onnipotente Mark Zuckerbergne parla sulla sua pagina: "Ogni settimana organizzo una sessione di domande e risposte con i miei dipendenti. In uno dei gruppi di Workplace vengono votati i quesiti migliori".

Come funziona Workplace?

La piattaforma, anche definita "ammazza-email", era già in fase di sperimentazione da due anni con il nome di "Facebook at Work". Al momento sono più di mille le aziende che ci hanno scommesso - nomi grossi come Booking e Danone ad esempio - ma tra queste, almeno per ora, non ce n'è nessuna italiana. Workplace ha molti servizi già conosciuti da chi utilizza Fb, come la pubblicazione dei post, i commenti, la visualizzazione di notizie degli altri utenti o le chat di gruppo.

Inoltre consente di condividere documenti e file di vario tipo, andando a sostituire le comunicazioni via email.

Da non sottovalutare anche qui la normativa sulla privacy: gli utenti-dipendenti sono limitati alle persone che lavorano in azienda, il cui profilo è "di proprietà", e verrà chiuso in contemporanea all'interruzione del rapporto di Lavoro.

Costo? Rispetto ad altre applicazioni che offrono servizi simili per i quali è l'azienda a pagare per ogni account attivato, Workplace ha optato per una strategia diversa: la società paga solo per i profili che utilizzano il servizio almeno una volta al mese, considerando anche il numero di impiegati che ancora oggi si considera ostile alla Tecnologia.Ogni utente attivo costa3 dollari fino a 1.000 utenti, poi si passa a 2 dollari fino a 10 mila e, infine, a 1 dollaro oltrequel limite.