Il motore a propulsione elettromagnetica Em Drive potrebbe funzionare. Lo dice la NASA nel suo rapporto, dopo che è stato definitivamente concluso il test sul motore. I risultati sono stati pubblicati su Aerospace Research Central, che conferma quanto precedentemente anticipato. L'Em Drive è il motore a propulsione magnetica che dovrebbe permettere all'uomo di arrivare su Marte in 70 giorni.

La notizia però era rimasta in sospeso, in attesa che la Nasa lo testasse definitivamente, e ora è giunta la pubblicazione sulla certezza che tale motore potrebbe avere una spinta elettromagnetica talmente potente da percorrere la distanza fino al pianeta rosso.

Cosa risponde la comunità scientifica

Ovviamente la Nasa si è appellata alla comunità scientifica per accertare definitivamente la validità dell'Em Drive, in modo da inglobarlo tra i veicoli spaziali. Per questo motivo, nonostante il rapporto conclusivo dei ricercatori statunitensi abbia superato il vaglio di peer-review, i risultati non sono ancora stati pubblicati su alcuna rivista accademica, in attesa di una conferma scientifica.

Il lato positivo dell'Em Drive

L'Em Drive ha dato adito a 15 anni di discussione, in quanto si tratta di un'unità elettromagnetica che funzione in modo non compatibile con la terza legge del moto di Newton ("per ogni azione esiste una reazione uguale e contraria").

Questo significa che, mentre i motori tradizionali creano una reazione opposta che spinge la navicella spaziale in avanti attraverso un flusso di propellente, l'Em Drive converte l'energia elettrica in una spinta, senza espulsione di propellente.

Secondo i risultati dei ricercatori statunitensi, tenendo conto degli eventuali errori di misurazione, l'Em Drive sarebbe in grado di produrre "una spinta nel vuoto con un rapporto di potenza di 1,2 +o- 0,1 millenewton per kilowatt".

Le conclusioni non sono considerate valide in assoluto, perchè devono ancora avere una conferma dalla comunità scientifica, ma garantiscono un contributo fondamentale nell'innovazione aerospaziale.