Un vero e proprio prodigio. Elisabeth Holmes, 29 anni, è stata giudicata da Forbes, che le ha dedicato una copertina, una delle donne più ricche degli Stati Uniti. Ciò che sorprende però non è il suo conto in banca ma il fatto che i sette zeri che lo compongano non derivino da un’eredità, ma dal suo talento.

La Holmes è infatti l’amministratore delegato della Theranos, una società da lei creata, e si presenta come una vera e propria rivoluzione sia in ambito finanziario che medico.

Il punto di partenza è il tentativo e la volontà di Elisabeth Holmes di rivoluzionare il sistema delle analisi del sangue rendendolo economico, accessibile e democratico.

Secondo la sua fondatrice, infatti, esiste un sistema che permette di effettuare centinaia di test attraverso il prelievo di un’unica, sola, goccia di sangue. Il vantaggio sarebbe quello di evitare siringhe, provette e, soprattutto, quello di risparmiare centinaia di migliaia di dollari.

Trasformare le analisi del sanguein una pratica semplice e banale.Migliorare la vita delle persone. Sarebbe dunque questo l’obiettivo della Theranos che mira a produrre fino a 200 esami diversi con una sola goccia di sangue. Consentirela raccolta del sanguein maniera meno dolorosa rispetto ai tradizionali aghi. Una vera rivoluzione che ha portato la Holmes a diventare protagonista delle più importanti copertine, fra cui, appunto, Forbes, che la definisce la dodicesima donna più ricca degli Stati Uniti.

La rivista parlerebbe di un capitale pari a 4,4 miliardi di dollari.

L’imprenditrice ha studiato ingegneria farmaceutica a Stanford senza però concludere i suoi studi. Il suo interesse per l’imprenditoria, infatti, l’ha portata ad abbandonare l’università e dedicarsi al suo progetto, al quale lavorerà duramente per dieci anni.

‘Il diritto di proteggere la Salute e il benessere di ogni persona, di quelli che amiamo, è un diritto fondamentale dell’uomo’ dice la Holmes nella sua conferenza stampa al TedMed nel 2014. Un tema molto caldo negli States visto che la salute è una delle principali cause di bancarotta.

Nonostante il successo dell’idea e della protagonista, sorgono i primi dubbi.

La Holmes resta, infatti, sempre molto vaga quando parla della tecnologia dei macchinari utilizzati. I normali laboratori utilizzano, infatti, macchinari prodotti e brevettati altrove che devono essere autorizzati dalla Food and Drug Administration. All’interno della Theranos, invece, i macchinari non vengono sottoposti a controllo.

Iniziano le prime indagini che portano alla scoperta del suicidio di un dipendente. Secondo John Carreyrou, un giornalista del Wall Street Journal, che ha indagato sulla Theranos, il dipendente Ian Gibbons era sottoposto a continue pressioni. Secondo il giornalista altro problema era l’attendibilità degli esami stessi, i cui risultati non erano affidabili. Inoltre, secondo un’indagine condotta da Google ventures, i prelievi avvenivano tramite normali quantità di sangue in normali provette.

Del tutto priva di fondamento la teoria dell’unica goccia di sangue.

Carreyrou la attacca duramente e da il via al declino della Theranos e della sua fondatrice. Nel gennaio 2016, infatti, Centers for medicare and medicaid services sentenzia che i test effettuati nei laboratori della società mettono a rischio la salute e l’incolumità dei pazienti. Un ulteriore duro colpo al quale seguirà il divieto di utilizzare i macchinari interni.

Dopo qualche meseForbesriduceil valore dei capitali da 4,4 miliardi a circa 800milioni di dollari.

La Holmes sceglie così di chiudere il laboratorio e di licenziare metà dei suoi dipendenti. Ad oggi restano in piedi le cause civili e una penale che rischia di tramutarsi in una condanna per l’ex miliardaria.

Un sogno che si è trasformato in un incubo per l’imprenditrice che ha lanciato un’idea vincente basata su fondamenta incerte. Resta la delusione per il mancato successo di una simile rivoluzione in campo medico e la consapevolezza delle potenzialità di una simile scoperta.