Grazie ad un 'cervellone' informatico dell'Inps, sarà possibile fare verifiche mirate, accertamenti ripetuti e porterà all'armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità.

Il decreto Madia, come promesso, sancirà le novità sui controlli che dovrebbero portare all'ottimizzazione dei controlli all'interno del pubblico settore. Tra le novità, sarà garantita la continuità professionale ai 1300 medici inseriti nelle liste speciali per le visite fiscali. Fari accesi, insomma, sulle assenze degli statali con ripercussioni che possono portare anche al licenziamento per 'motivi disciplinari'.

Il Decreto Madia

Il decreto, atteso per metà febbraio, è finalizzato a massimizzare i controlli per eliminare dalla macchina statale quei 'furbetti' definiti da 'bollino rosso'. Quelli del 'weekend lungo', coloro che sono soliti saltare il lavoro proprio quando vi è più bisogno.

Insieme a loro, nel mirino del decreto, anche coloro che commettono gravi violazioni del codice di comportamento, come la falsa attestazione della presenza in servizio (per intenderci quelli che si fanno timbrare il cartellino da i colleghi), lo scarso rendimento, l'accettazione di regali o l'abuso delle auto di ordinanza. Provvedimenti, fino al licenziamento, anche per quei capi che, pur attestando tali mancanze fanno finta di niente ed evitano di denunciare l'accaduto.

Licenziamento a parte, (fermo quello sprint di 30 giorni per il furbetto del cartellino), si sta lavorando a una regolamentazione per le sanzioni disciplinari meno gravi che, con tutta probabilità, verranno regolamentate dai contratti. Alcun cavillo potrà, inoltre, fermare le sanzioni a causa di una clausola anticipata per il decreto anti-furbetti.

Una volta attestata la mancanza la procedura non potrà essere fermata, fatto salvo per il diritto alla difesa.

Immediato l'intervento dei sindacati che intervengono contro le sanzioni salariali. Antonio Focillo, UIL, precisa 'Noi non vogliamo difendere chi sbaglia, ma non possiamo accettare che si colpiscano tutti'. Non mancano, inoltre alcuni cavilli e c'è chi parla di 'eccesso di delega'. Si attende, tra le trattative sul tavolo dei sindacati, quale sarà l'effettivo decalogo per i licenziamenti.