Youtube ha introdotto una significativa modifica al suo programma di partnership, ossia ciò che consente ad alcuni utenti di guadagnare soldi con i propri video: a partire da oggi, prima di poter aderire e monetizzare sarà necessario raggiungere una certa soglia di visualizzazioni nel canale, cioè 10.000, prima che delle pubblicità possano essere mostrate prima, dopo o durante le clip. La mossa, spiegano da Google, si è resa necessaria per proteggere i produttori di contenuti originali.

Lotta agli utenti poco corretti

Molto spesso accade infatti che certi proprietari di un canale, in modo poco corretto, "rubino" dei contenuti video prodotti da qualcun altro e li ricarichino sul proprio canale in modo da ottenere visualizzazioni, e quindi pubblicità, senza fare alcuna fatica.

YouTube ha deciso di porre un freno a questa situazione che danneggia in primo luogo gli utenti corretti (che sono poi quelli che fanno guadagnare di più la piattaforma), inserendo per l'appunto la soglia delle 10.000 visualizzazioni raggiunte fin dalla nascita del canale prima di poter richiedere l'ingresso nello YouTube Partner Program.

Una soglia per confermare il rispetto delle regole

"Questa nuova soglia ci darà informazioni sufficienti per determinare la validità di un canale", spiegano dalla piattaforma di video sharing. "Ci consentirà anche di confermare se un canale stia seguendo le linee guida della nostra community e le regole per le pubblicità. Mantenendo la soglia a 10.000 visualizzazioni, garantiamo anche che ci sarà un impatto minimo sui nostri aspiranti creatori.

E, naturalmente, qualsiasi incasso ottenuto sui canali con meno di visualizzazioni fino ad oggi non sarà colpito". La regola non sarà quindi retroattiva e sarà finalizzata a valutare la qualità di un canale. Se infatti la soglia delle 10.000 visualizzazioni non è facilissima da raggiungere, si tratta comunque di un traguardo che chi produce contenuti video di qualità può tagliare in un tempo relativamente breve.

Si torna a controllare la qualità dei video

YouTube aveva avviato il proprio programma di partnership nel 2007, ossia due anni dopo la sua fondazione. Prima di allora, guadagnare tramite i video era possibile solo per chi già operava nel mondo dei media e riversava sulla piattaforma i propri contenuti (network televisivi, case di produzione, ecc).

Mentre fino a pochi anni fa c'era un forte controllo sui filmati che venivano caricati sui canali partner, da qualche anno a questa parte YouTube ha fornito a qualsiasi utente con un canale la possibilità di guadagnare soldi tramite le visualizzazioni, cosa che ha reso di fatto impossibile una verifica di qualità ed originalità dei video caricati. Le nuove mosse possono quindi essere viste come un modo per la piattaforma di proprietà di Google di tornare ad esercitare un maggiore controllo su ciò che genera fatturato per sé stessa e per gli utenti. Si tratta di una mossa che il sito deve fare prima di tutto per sé stesso, visto che nei scorsi mesi molte società hanno iniziato a portare da qualche altra parte le proprie pubblicità, preoccupate che il loro nome venisse associato a video che, ad esempio, violano copyright o incitano all'odio ed alla violenza.