Non è "Blade Runner", ma prossimamente il brevetto del primo microchip sottopelle potrebbe soppiantare il tradizionale modo di lavorare. Questo dispositivo tecnologico permetterà ai dipendenti di una delle più notte ditte della Svezia di interagire direttamente con le macchine (pensate un po'!) proprio come se fossero "una naturale estensione del proprio corpo". La notizia, che ha a dir poco dell'apocalittico, materializza uno scenario che alcuni film di fantascienza hanno finora solo ipotizzato, sebbene ricerche in tal senso fossero già in fase di sviluppo, in gran segreto, da molti anni.
Sono oltre 700 i dipendenti dell'Epicenter, complesso di uffici situato nel centro di Stoccolma, in Svezia, che (solo se se la sentono, ci mancherebbe) non saranno più costretti ad entrare in ufficio come fino ad oggi voleva la prassi, ovvero avvalendosi di un "semplice badge". L'azienda in questione, infatti, ha avuto la brillante idea di inserirgli un microchip, come se fossero dei cagnolini da salotto. Nello specifico, si tratta di un microchip a radiofrequenza (Rfid): viene installato in una mano, ha la grandezza di un chicco di riso, e permetterà ai lavoratori di avvicinarsi alla porta e di aprirla senza utilizzare le chiavi.
Inoltre bisogna sottolineare (e probabilmente è questo l'aspetto più sbalorditivo della faccenda) che, grazie al loro fidato microchip, i dipendenti svedesi dell'Epicenter potranno utilizzare macchinari come stampanti, fotocopiatrici, computer e altro, con il vantaggio di "liberarsi finalmente delle odiate password e dei detestati pin".
In futuro si prevede che questi dispositivi possano trovare ampio utilizzo in molti altri ambiti della vita quotidiana, e non è un'ipotesi così remota l'eventualità che, un giorno, ce ne potremmo servire per sostituire le attuali carte di credito o la tessera sanitaria.
Intanto i dipendenti della cosiddetta "casa dell'innovazione" di Stoccolma, coltivano il sogno segreto di potersi, un giorno, pagare il caffè o addirittura il pranzo nei locali di una delle più note società di high-tech della Svezia, non pensando all'eventualità che ciò possa trasformarli in una specie di schiavi controllati giorno e notte.
Saremo tutti controllati?
Se l'iniziativa non è già piuttosto allarmante, apre comunque il campo a profonde riflessioni sul confine labile tra scienza ed etica, dilemma sempre molto attuale in questi anni, poiché riguarda il campo dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell'uomo. Gli allarmisti puntano il dito contro la famosa ditta svedese, rimarcando il concetto di "deleteria invasione della privacy".
I geniali innovatori dell'Epicenter, però, assicurano: il procedimento "non è affatto doloroso", il microchip viene iniettato con una siringa sottopelle e non si avverte il minimo fastidio. Pare che un giornalista della Bbc si sia sottoposto all'esperimento, facendosi inserire un microchip tra il pollice e l'indice, comprovando proprio tale tesi. Unica controindicazione, il costo: circa 300 dollari. Fate voi.