Whatsapp, essendo ancora oggi il servizio di messaggistica istantanea più famoso ed utilizzato, dà altresì modo di entrare in diretto contatto con un vastissimo pubblico e, di conseguenza, la circolazione di messaggi virali e catene, ma anche video ed altri contenuti multimediali, diventa pressoché immediata. Con il passare del tempo, e grazie a nostri precedenti articoli, abbiamo avuto modo di fare chiarezza su alcuni tra i principali tentativi di phishing messi in piedi nei confronti degli utenti che, il più delle volte (purtroppo), tendono a ritenere affidabile ciò che guardano e, di conseguenza, eseguono alla lettera le indicazioni riportate.

Nella stragrande maggioranza dei casi, le comunicazioni eclatanti ed allarmistiche aventi ad oggetto WhatsApp, o magari una singola funzionalità di esso, richiedono che si effettui il clic su uno specifico collegamento ipertestuale riportato all’interno del messaggio stesso. Come potete ben immaginare, una simile azione non porterà mai a nulla di positivo, tutt’altro. Simili inganni rappresentano, alla luce dei fatti, delle strategie per mezzo di cui gli hacker avranno poi accesso a dati sensibili riguardanti il malcapitato.

WhatsApp e la truffa dell’account scaduto

L’ultima (e “poco originale”) trovata fa diretto richiamo al rischio che il proprio account di WhatsApp possa andare incontro ad un’imminente disattivazione.

Il messaggio in questione, condiviso anche nella pagina ufficiale di Facebook della Polizia di Stato, comunica all’utente l’avvenuta scadenza del suo account e, affinché la situazione possa essere completamente ripristinata, si richiede il pagamento di una somma pari a 0,99 euro.

Come sempre accade in questi casi, ad azione richiesta corrisponde uno specifico link che, nella fattispecie, viene mascherato come un collegamento diretto verso l’apposita sezione di verifica dove realizzare il suddetto pagamento.

Per l’ennesima volta, vi raccomandiamo di non seguire in alcun modo le indicazioni mostrate all’interno di queste pseudo comunicazioni di servizio, in quanto ci si trova di fronte all’ennesima truffa. Inoltre, suggeriamo di verificare sempre la correttezza grammaticale del messaggio stesso poiché, in questa ed in tantissime altre circostanze, vi saranno errori piuttosto evidenti che, di fatto, farebbero immediatamente capire come il proprio account di WhatsApp Messenger (gratuito a tutti gli effetti) non sia in alcun modo compromesso.