Nella serata di mercoledì 3 maggio, mentre la Juventus vinceva la semifinale di andata di Champions League allo stadio Louis II di Montecarlo contro il Monaco grazie ad una doppietta di Gonzalo Higuain, la popolare applicazione di messaggistica istantanea Whatsapp smetteva di funzionare, rimanendo nello stato "connetto..." e creando in pochi minuti un effetto virale in tutta la rete con molti utenti che si sono scatenati sui social network per capire cosa fosse successo.
La vicenda ha creato un disservizio per milioni di utenti in tutto il mondo, disservizio che ha impedito di inviare messaggi di testo, foto, video e audio per diverse ore, tanto che su Twitter l'hashtag #Whatsappdown è salito velocemente nelle tendenze del popolare social network, innescando molte discussioni tra gli utenti.
Molti utenti, sia su iPhone che su Android, hanno trovato immediatamente delle alternative per rimanere online nelle chat con amici e conoscenti; la più popolare alternativa free è Telegram, che ha strappato in poche ore, tante nuovi download e buoni consensi tra gli utenti che magari continueranno a sfruttarla, ora che la regina WhatsApp è tornata disponibile.
Tanti altri utenti si sono poi arrangiati con le meno popolari WeChat, Line e le chat di Facebook che hanno alleviato il problema sollevato da WhatsApp. I più nostalgici, magari per le comunicazioni più urgenti, sono tornati ai vecchi e cari SMS o MMS, che nel corso degli anni sono praticamente scomparsi dal traffico di reti di tutti i provider di telefonia, dopo il dilagare del traffico dati di Internet a cui si appoggiano tutte la app di messaggistica istantanea.
Cosa è successo
Dalle prime notizie circolate in rete sembra che il disservizio della popolare applicazione si sia esteso tra milioni di utenti a causa del blocco di un server che non sarebbe riuscito a gestire le richieste inviate dai client, paralizzando, di fatto, l'intero sistema.
Alcune fonti americane, invece, hanno parlato di probabile attacco hacker verso i server dell'applicazione, anche se poi questa indiscrezione si è spenta con il passare delle ore non trovando conferma anche nello staff della popolare applicazione.
Non più tardi di qualche settimana fa la stessa applicazione aveva avuto dei problemi con i DNS lasciando offline diversi utenti.
Le prime segnalazioni di disservizio sono arrivate all'ora di cena del 3 maggio, trovando poi il culmine dei problemi verso le 22 estendendo i problemi a macchia d'olio tra milioni di utenti.
Dallo staff di WhatsApp si sono attivati per risolvere il problema tanto che già nelle prime ore di giovedì 4 maggio il problema si è risolto con buona pace di tutti gli utenti che sono tornati ad essere online.