Non accennano a placarsi le polemiche sulle nuove funzionalità di Whatsapp. In particolare, a finire sotto alla lente degli esperti, è la nuova funzionalità del popolare programma di chat. La possibilità di inviare file, presentata nei giorni scorsi, non è infatti una notizia tanto buona come si potrebbe pensare. La possibilità di scambiare qualsiasi tipo di file (compresi gli eseguibili) potrebbe diventare molto presto terreno fertile per hacker e utenti informatici privi di scrupoli. L’aggiornamento, che arriverà con la prossima versione, potrebbe dare il via a una serie di attacchi più o meno gravi, approfittando di questa nuova vulnerabilità.
E per rendersi conto della portata basta pensare alla base installata, che conta 1,3 miliardi di utenti, potenzialmente vulnerabili a qualsiasi tipo di malware.
Whatsapp: perché è diventato così pericoloso?
Senza contare che Whatsapp, proprio per la sua natura estremamente popolare, porta in dote una larga parte di utenti totalmente inesperti, spesso anche over 65, completamente indifesi dei fronte anche alla minaccia più banale. Da qui la preoccupazione degli esperti che si aspettano un attacco su vasta scala nei prossimi giorni.
Whatsapp: come difendersi
Gli utenti poco aperti hanno solo un modo per difendersi, ed è quello di non aprire alcun tipo di file eseguibile (Zip, far, api, exe, ecc) anche se proveniente dai propri contatti che potrebbero essere a loro volta stati infettati.
Bisogna evitare dunque di scaricare o eseguire qualsiasi tipo di file non congruo alla conversazione. Inutile ad esempio aprire un file con un curriculum di un vostro amico se non glielo avete chiesto, così come video o immagini fuori dal contesto tradizionale.
Whatsapp: i concorrenti
Cattive notizie dunque per il popolare programma di chat che nei prossimi mesi dovrà vedersela anche con Anytime, la nuova app di messaggistica creata da Amazon e incentrata sulle conversazioni di gruppo per distinguersi dalla concorrenza.
Anytime avrà tutte le funzionalità ormai diffuse su servizi di questo tipo: dalla crittografia per rendere più sicuri i messaggi, alle chiamate audio e video, agli adesivi e probabilmente anche la condivisione di musica. Una preoccupazione in più, dunque, anche alla luce di quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane. Di certo la guerra per il dominio delle chat non è ancora conclusa.