La Tecnologia ed i social network ormai fanno parte della nostra quotidianità e questo ha i suoi pro ed i suoi contro: da un lato, rappresentano uno strumento accessibile a tutti per rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo, tuttavia, essendo alla portata di moltissime categorie di utenti, spesso contribuiscono alla diffusione di notizie false (chiamate volgarmente "bufale"). Quello delle fake news, è un fenomeno in larga espansione ed è arrivato il momento di contrastarlo.
People first
Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha dichiarato, proprio pochi giorni fa, che il suo obiettivo primario è la soddisfazione degli utenti e che quindi svolge il suo lavoro mettendo al primo posto i desideri delle persone che fanno parte della grande rete di Facebook.
Proprio per questo, ha ritenuto necessario un intervento per cercare di eliminare la pratica, ormai diffusissima, di diffondere notizie false sul social network e debellare così anche i guadagni economici che stanno dietro a questa divulgazione.
Intelligenza artificiale e risorse umane al servizio della sana divulgazione
Il metodo scelto da Zuckerberg è quello di introdurre un nuovo tool chiamato "Articoli correlati", che proporrà alcuni articoli simili al primo, di diverse testate, in modo tale da fornire una visione ampia della notizia e dare la possibilità all'utente di valutare le informazioni. Le notizie maggiormente condivise e discusse verranno esaminate scrupolosamente da un team di analisti, col compito di verificarne l'attendibilità e garantire una sana divulgazione generale.
Trattandosi del social network più diffuso al mondo, sarà un processo sicuramente lungo e difficile. Al momento, sono pochissimi i paesi che ne hanno fatto richiesta, ma si spera in un veloce adeguamento.
Bollino rosso contro i clickbait
Grazie al lavoro del team e dell'intelligenza artificiale, verrà anche modificata l'interfaccia utente di Facebook, per limitare l'apertura di link ingannevoli.
Sarà presente un pallino rosso accanto alle news valutate negativamente oppure false, per consentire una rapida valutazione di attendibilità.
Spesso accade che lo staff di Facebook venga insultato e che ogni giorno arrivino migliaia di lamentele e segnalazioni, ma ricordiamoci che non è facile gestire due miliardi di utenti, ognuno con le proprie preferenze. Lavorano per noi, non dimentichiamolo.