Il campo dell'intelligenza artificiale è forse il settore dell'informatica che procede più speditamente tra tutti. Di volta in volta gli algoritmi che permettono il suo corretto funzionamento hanno subito dei costanti miglioramenti in vari campi d'applicazione come quello dei videogiochi (dove è un elemento fondamentale quando si gioca contro la 'CPU') oppure quello degli smartphone.
Proprio questo ultimo ambito d'applicazione rappresenta un punto caldo nello sviluppo operato dalle principali aziende del settore.
Chiunque può constatare che una delle aziende che si è maggiormente espressa in questo campo è Apple (Siri esiste ormai da svariati anni) ma recentemente si è aggiunto un nuovo concorrente pronto a dare del filo da torcere a Cupertino: quel concorrente si chiama Google e la sua arma è nota come 'Google Assistant'.
Prima disponibile in inglese, Google Assistant arriverà a breve in Italiano
L'annuncio di Google Assistant non è esattamente tra i più recenti. Le prime voci su un assistente virtuale in grado di coniugare i due motori software 'smart' di Google (Google Now e Ok Google) si susseguivano già a metà dell'anno passato. L'assistente poi è diventato ufficialmente disponibile, ma solamente in lingua inglese (al momento gli algoritmi di intelligenza artificiale erano stati sviluppati e tarati esclusivamente in questa lingua).
Proprio ora se ne parla diffusamente perchè l'assistente di Mountain View è in procinto di essere rilasciato anche in lingua italiana ma non per tutti, almeno non subito. La diffusione sarà divisa in due fasi: la prima durerà fino a metà novembre circa e vedrà solamente una fetta ridotta di utenti utilizzare il servizio e solamente dopo questa fase 'chiunque' potrà utilizzare il software di Google.
Google Assistant non sarà disponibile per tutti
Non tutti gli utenti potranno utilizzare Google Assistant in quanto l'azienda ha introdotto alcune specifiche minime da rispettare. Saranno supportati esclusivamente tutti gli smartphone aventi una versione di Android uguale o superiore a Marshmallow (la versione 6.0 quindi) e tutti i tablet saranno automaticamente esclusi.
Gli smartwatch avranno invece l'assistente virtuale senza alcun tipo di problema. Per ultimo, il device in vostro possesso dovrà avere almeno 1.5 Gb di memoria RAM (non deve essere per forza libera ma deve essere presente da specifiche tecniche dello smartphone).
Insomma, il lancio di Google Assistant era parecchio atteso e farà la gioia di una larga fetta di utenti. Costituirà quel successo che Google aspetta da tempo? Solo il passare del tempo saprà dare debite risposte.