L’Advanced TurboProp (ATP) progettato e prodotto da General Electric sarà il primo motore di un Aereo civile con una larga parte di componenti realizzati con metodologie di additive manufacturing (incluso stampa 3D) ad entrare in funzione. Gli ingegneri di GE hanno ridotto più di ottocento parti separate a solo dodici, con il risultato che più di un terzo del motore è 3D Printed.
Il piano di GE è fare entrare in funzione l’Advanced TurboProp in una cellula di test speciale a Praga entro la fine dell’anno. Il primo volo di test sarà nella seconda metà del 2018 e la produzione a regime incomincerà nel 2020.
Il motore è destinato alla propulsione del nuovo velivolo monomotore Cessna per utenti business da dieci posti che si chiamerà Denali.
L’adozione di tecnologie di Additive Manufacturing ha consentito a GE di giungere dalla progettazione alla realizzazione completa del motore in soli due anni, contro una media di dieci necessaria finora per lo sviluppo di un motore realizzato con tecnologie tradizionali.
Altri vantaggi conseguiti grazie all’Additive Manufacturing sono la riduzione di peso del motore del cinque per cento, che consentirà al motore di produrre la stessa velocità del velivolo con minore consumo di carburante (il venti per cento in meno), la riduzione degli interventi di manutenzione necessari, conseguenza della diminuzione di componenti da sottoporre a manutenzione (il tempo di funzionamento del motore tra due successivi interventi aumenterà di più di mille ore) e, infine, per gli stessi motivi, la semplificazione della Supply Chain, con impatti rilevanti e positivi sui lead time di completamento del prodotto.
GE Aviation, il business di General Electric specializzato nella progettazione, produzione e commercializzazione di motori aeronautici, e che li fornisce per i più moderni velivoli civili e militari ai principali player dell'industria aeronautica, l'americana Boeing e l'europea Airbus in primis, possiede in Italia Avio Aero, l'ex Fiat Avio, storica azienda che conta circa seimila dipendenti suddivisi tra gli stabilimenti di Rivalta di Torino e Borgaretto nell'area torinese, di Pomigliano d'Arco nell'area napoletana, di Brindisi e di Cameri.
Quest'ultimo è il sito specializzato nei processi di additive manufacturing. Le fonti GE non forniscono al momento previsioni sulle ricaduta industriale del programma sullo stabilimento in questione.