L'ammissione arriva dallo stesso Facebook, pronto nel confessare come spesso ci si sente tristi e di malumore dopo aver usato il noto social network. Per la grande sorpresa di molti, la rivelazione arriva dal blog del colosso informatico, già da tempo protagonista di numerose ricerche da parte di esperti di salute, pronti a redigere nel corso degli anni una serie di considerazioni, più o meno confermate e concrete, su cosa possa comportare usare con frequenza l'applicazione di Mark nella vita.
Facebook: la rivelazione del social network
Diversi gli esperimenti effettuati e presi in esame da Facebook, e poi riportati direttamente sul blog dello stesso social, come quello che proviene dagli Stati Uniti.
In particolare è stata l'Università del Michigan a reclutare un gruppo di uomini per fargli leggere su Facebook i post in bacheca, mentre un altro gruppetto è stato invitato a commentare, o lasciare il 'like' a quanto letto nella home. A test terminato, la maggioranza assoluta del primo gruppo era presa da un'evidente stato di malumore, la seconda invece sembrava essere appagata di aver interagito con altri utenti.
Il risultato dello studio ha dunque fatto notare come si ci senta più depressi nell'osservare cosa fanno le amicizie, specie se si osservano di regali materiali, viaggi in mete lontane e paradisiache, relazioni con il partner e altre immagini che facciano sentire la propria vita 'peggiore' di quella dell'amico che si 'spia' sul social network, motivo che spinge dunque a non commentare e interagire ma solamente osservare e in volgare rosicare.
Lo studio e lo stesso Facebook evidenziano dunque come non commentare o non lasciare solamente un 'like' portano l'utente a sentirsi peggio quando chiude l'applicazione sul proprio Smartphone: di contro, interagire maggiormente con la comunità del social network, secondo il colosso informatico, porta palesi risultati soddisfacenti.
Mossa di marketing o pensiero rivolto agli effetti dall'uso dell'applicazione ai propri utenti?
Critiche e conclusioni
Facebook chiaramente non incoraggia a smettere di usare il social, ma di usarlo meglio: commentando, interagendo con gli utenti, evitando di leggere fake news, spesso deprimenti, secondo il colosso, si possono invece trarne evidenti benefici sulla salute, o semplicemente un'influenza positiva per affrontare meglio il corso della giornata.
Chiaro che dovrebbe essere la stessa Facebook a selezionare in modo automatizzato cosa osservare nella propria home, lasciando libero comunque l'utente di nascondere determinati post, sia di amici che di pagine, non graditi alla mente umana, ed in un certo qual modo lo sta facendo, basta infatti pensare all'arrivo della funzionalità Snooze.
L'ultima novità può infatti dare modo 'zittire' l'amicizia per un periodo di tempo determinato. Se si vuole infatti mettere in pausa l'apparizione sulla propria bacheca dei post di qualche amico, senza bloccarlo o eliminarlo, si può usare tale funzionalità per oscurare temporaneamente tutti i contenuti di una specifica persona su Facebook.